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per sviluppare una strategia digitale

innovativa e soprattutto efficace? Su

quali progetti chiave nel 2017 le azien-

de, non solo grandi imprese ma anche

piccole e medie aziende, dovrebbero

investire?

Qui di seguito alcune indicazioni rela-

tive ai principali ambiti del digital mar-

keting oggi più di attualità.

1. Intelligenza artificiale

Se ne parla da anni e finalmente se ne

vedono i risultati concreti. Un ambi-

to di applicazione interessante per le

aziende sono le ‘chatbot’ e i servizi di

assistenza vocale.

Le utilizzano ormai grandi aziende

come CNN e HP ma anche opera-

tori quali 1-800 Flowers per ordinare

i fiori. Introdotto inizialmente da Face-

book in Messenger (oltre 900 milioni

di utenti nel mondo), è stato subito

adottato da Instagram e Whatsapp.

La possibilità per le aziende di auto-

matizzare le risposte nell’ambito del

customer care o generare vendite ri-

petitive in outbound, con conseguente

significativa riduzione dei costi opera-

tore, è troppo allettante per essere

ignorata.

Esistono numerose aziende che offro-

no tecnologia ‘Bot enabling’ e i costi

d’implementazione sono ormai ac-

cessibili anche alle piccole e medie

aziende.

La start up italiana Stamply, fondata da

Nicola Mattina

e

Giuliano Jacobelli

,

ha vinto il premio internazionale pro-

mosso daVisa per individuare start up

capaci di sviluppare soluzioni innova-

tive che permettono alle aziende di

far dialogare facilmente le applicazioni

interne con i nuovi servizi digitali quali

le chatbot o le app mobile.

2. Big data e analisi predittive

Il sogno del marketing è di possedere

la sfera di cristallo. Non è ancora pos-

sibile ma i software oggi disponibili per

fare analisi predittive e offrire servizi

sempre più in linea con le aspettative

dei clienti sono realtà.

Le analisi predittive si basano sull’e-

laborazione del patrimonio di dati

che le aziende posseggono e spesso

ignorano. Non si tratta di produrre la

tradizionale reportistica su quanto già

accaduto, ma di disporre di analisi in

cui i dati vengono letti ed elaborati da

macchine che apprendono, elaborano

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gennaio-febbraio 2017

INSIDE DIGITAL MARKETING

LE STRATEGIE DI DIGITAL MARKETING DI FASTWEB

Abbiamo chiesto a

Roberto Chieppa

, head of marketing di Fastweb, in che modo la sua azienda si confronta con le novità che

il canale digitale introduce nel modo di fare business di un importante operatore delle telecomunicazioni: “Viviamo in un’epoca

estremamente affascinante dove la digitalizzazione ha liberato una rinnovata energia di profondo cambiamento. I consumatori si

stanno trasformando perché il digitale, il mobile e i social li hanno resi più consapevoli, più esigenti e più pronti a modificare le

proprie scelte nel caso in cui le loro aspettative non vengano soddisfatte. Di conseguenza cambiano le aziende che devono rein-

ventarsi per interpretare un contesto in continua evoluzione. Solo quelle che saranno disposte a trasformarsi nella loro essenza

e a trasformare il proprio modello di business saranno in grado di garantirsi un futuro”.

Cosa rappresentano per i vostri clienti concetti come customer journey e customer experience?

Da sempre Fastweb ha fatto della fibra e delle connessioni ultraveloci il proprio punto di forza, e da un paio di anni ha avviato un

percorso volto a ridisegnare e implementare processi di customer journey che valorizzino sempre di più i touch point, ovvero

i punti di contatto, digitali con il cliente, e la semplicità di una migliore customer experience abilitata dalle nuove tecnologie. Fa-

stweb è infatti un’azienda ‘nativa digitale’ e tutte le ricerche confermano che i nostri clienti sono tra i più digitalizzati del mercato

e si aspettano quindi canali digitali per relazionarsi con l’azienda.

Per gestire una relazione così complessa e omnicanale, vi sarete dotati di pratiche e strumenti di marketing innovativi; ce ne

può parlare brevemente?

Quello che ha spinto Fastweb a dotarsi di strumenti di marketing automation, big data e campaign management si può riassumere

in tre parole: scala, semplificazione ed efficacia. Abbiamo sempre fatto molte campagne sulla customer base. Ma la scala che vo-

gliamo intraprendere è semplicemente esponenziale. Abbiamo ridisegnato i customer journey, abbiamo moltiplicato le occasioni

di contatto con i clienti perché abbiamo capito che dobbiamo coinvolgerli in ogni fase del

loro rapporto con Fastweb e tenerli costantemente informati. Il campaign management ha

l’obiettivo fondamentale di migliorare costantemente l’NPS ovvero il net promoter score

sui clienti e la Loyalty nel suo complesso. Per quanto riguarda offerta e go to market ab-

biamo invece l’obiettivo di aumentare la propensione dell’inboud ottimizzando l’efficacia

dei canali di acquisizione.

In che modo dati e analisi condizionano il lavoro del marketing nell’era digitale?

I big data, gli analytics e le nuove tecnologie in generale ci permettono di raccogliere, analiz-

zare e gestire grandi volumi di dati sul comportamento di clienti e prospect e di effettuare

analisi predittive. L’obiettivo è avere un approccio proattivo e non più reattivo. In Fastweb

utilizziamo molto i dati per migliorare costantemente l’esperienza dei clienti, anticipando le

loro esigenze o prevenendo particolari problemi che potrebbero emergere. Sui canali social

svolgiamo attività di social listening. Il content marketing è radicato in ogni area di business

ed è una chiave fondamentale per la generazione di lead sui prospect e l’engagment di chi

è già nostro cliente.Tutti i touch point di Fastweb fondano il proprio successo su una mirata

strategia di content management e sulla rilevanza del contenuto per il target. Dalle analisi

di tracking della reputation abbiamo compreso l’enorme valore che le digital property e un

buon content management hanno nell’immagine e reputazione di Fastweb.

Roberto Chieppa, head of marketing

di Fastweb