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gennaio-febbraio 2017
su un grafico di prezzi storico che
parte dalla sua creazione (vedi
grafico 1).
Dopo il crollo dovuto alla bolla
delle aziende dot-com iniziato nel
marzo 2000, il prezzo ha sempre
oscillato all’interno di un canale
da cui è uscito (in termini tecni-
ci ‘breakout’) all’inizio del 2014.
Un nuovo piccolo canale ha con-
tenuto i prezzi per gli ultimi due
anni e poi abbiamo avuto in ago-
sto 2016 un nuovo ‘breakout’. Ma il
grafico ci dice anche che il valore
dell’indice, rispetto al suo massi-
mo del 2000, è ancora negativo.
Alla ricerca
della forza relativa
Il passaggio successivo, per me-
glio capire l’andamento della sua
curva di prezzo, è quello di met-
tere a confronto, utilizzando la
performance, l’indice in questione
con l’indice Nasdaq 100 e l’indice
MSCI World (quest’ultimo rap-
presenta l’azionario internazio-
nale che comprende tutti i settori
esistenti) così come visualizzato
nel grafico 2.
Il punto di partenza dell’esame è
quello del marzo 2009, cioè dopo
la fine della crisi determinata dalla
bolla finanziaria dei mutui subpri-
me. Possiamo notare che i due
indici tecnologici hanno iniziato
già nel corso del 2010 a sovraper-
formare l’indice MSCI World, con
l’indice Nasdaq che ha battuto
di gran lunga gli altri due indici.
Questo indicherebbe che un in-
dice come il Nasdaq 100, che ha
nella sua pancia anche altri titoli
oltre a quelli tecnologici, risulta
ancora predominante rispetto a
un indice di soli tecnologici come
il MWIT. Ma le tendenze di cui ha
parlato Accenture quando si ri-
fletteranno allora sulle curve di
prezzo del settore tecnologico?
Guardare delle curve di perfor-
mance di lungo termine su un
grafico come quello appena visto
può in realtà essere fuorviante: il
FINANZA E TECNOLOGIA
Grafico 1
Grafico 2
Grafico 3