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gennaio-febbraio 2017
sabili IT in qualità di coordinatori del processo al
fine di raggiungere l’obiettivo fissato dall’ammini-
stratore delegato. Da un valore di 1,85 della vecchia
struttura si è passati a 1,30 in quella nuova, con un
utilizzo IT medio che è rimasto invariato al 30% a
fronte di un picco massimo al 50%.
Come rendere e ciente un data center
Tra le tecnologie utilizzate per ridurre i consumi
energetici e aumentare l’e cienza dei data center
ci sono i sistemi di controllo adattivi,
che riducono il consumo di energia
e aumentano la capacità di rared-
damento attraverso la gestione del
flusso d’aria attivo, utilizzando sen-
sori intelligenti distribuiti e politiche
di controllo innovative. Le linee gui-
da termiche ASHRAE sono utilizzate
come riferimento nei nuovi impianti
per ottimizzare le temperature inter-
ne. Questo riduce il consumo di ener-
gia per il rareddamento, mantenendo
una temperatura operativa di sicurezza
per le apparecchiature informatiche.
Importante è il contenimento del fred-
do e del caldo. Le migliori tecniche
ricorrono a barriere fisiche per ridur-
re la miscelazione di aria fredda nei
corridoi di alimentazione dei data center con l’a-
ria calda nelle corsie di scarico. Da ciò deriva un
minore consumo energetico e un rareddamento
più e cace. Altrettanto importanti sono i sistemi
di illuminazione ad alta e cienza energetica, quelli
migliori utilizzano controlli attivati col movimento
per ridurre il consumo di energia e il calore ambien-
tale causati dalle luci accese.
Infine ci sono gli azionamenti a frequenza variabi-
le utilizzati in refrigeratori, pompe e ventilatori nei
sistemi Hvac per risparmiare energia,
riducendo automaticamente la veloci-
tà e l’assorbimento di potenza di un
motore in correlazione a carichi di si-
stema più bassi.
Transizione energetica verso
le rinnovabili
Sul tema dell’e cienza nei data center
la Commissione Europea ha lanciato
qualche anno fa, nell’ambito del set-
timo programma quadro, l’obiettivo:
ICT-2013.6.2, la cui sfida riguardava
lo sviluppo di tecnologie volte a mas-
simizzare la quota di energie rinno-
vabili impiegate da un DC, all’interno
del contesto di smart city. Nell’ambito
di quest’obiettivo specifico, la CE ha
ENERGY MANAGEMENT
Green data center
La transizione energetica verso le rinnovabili ha spinto una società come Equinix, specialista in data center interconnes-
si, a progettare, costruire e gestire i data center con alti standard di ecienza energetica e l’obiettivo a lungo termine
di utilizzare il cento per cento di energia pulita e rinnovabile per la propria piattaforma globale. “A sostegno di questo
obiettivo - aerma
Roberto Cazzetta
, marketing director Switzerland and Italy di Equinix - abbiamo identificato quattro
principi che ci aiutano a guidare le nostre decisioni di acquisto di energie rinnovabili: preferiamo utilizzare energia rinno-
vabile e a basse emissione di carbonio; preferiamo fonti di energia locali; preferiamo fonti di energia nuove o costruite
recentemente; cerchiamo politiche favorevoli alle energie rinnovabili quando installiamo nuovi data center”.
Il sistema Aquifer Thermal Energy Storage (Ates) presso l’IBX AM3 di Equinix ad Amsterdam utilizza acque sotterranee
per aiutare a rareddare l’aria sul piano di colocation, eliminando la necessità del rareddamento meccanico tradi-
zionale. Quando la temperatura supera i 18 gradi Celsius, il sistema Ates si mette in funzione per mantenere fresche le
attrezzature. In altri periodi dell’anno, l’AM3 si ada al rareddamento libero. Il calore in eccesso generato dalle appa-
recchiature IT del cliente viene utilizzato anche per aiutare a riscaldare gli edifici vicini.
L’IBX TR1 di Equinix a Toronto riduce il consumo energetico utilizzando il sistema Deep Lake Water Cooling (Dlwc) della
città per attingere acqua dalle profondità fredde del lago Ontario per rareddare gli edifici nel centro di Toronto, tra
cui il data center Equinox. Questo nuovo approccio riduce il fabbisogno energetico complessivo del 50% o anche più.
L’IBX FR4 a Francoforte produce circa 800.000 chilowattora di energia elettrica ogni anno attraverso una reazione chi-
mica controllata che utilizza ossigeno, idrogeno e acqua. L’energia e la capacità di rareddamento create dal sistema di
celle a combustibile potrebbero ridurre il consumo di energia di FR4 dalla rete del 24% e risparmiare circa 150 tonnellate
di emissioni di CO2 ogni anno.
Una curiosità che è più di un dettaglio: ricoprendo con piante e vegetazione i tetti dei data center AM3 IBX di Amster-
dam e ZH5 IBX di Zurigo, Equinix ha abbassato i costi di rareddamento e ridotto il deflusso delle acque piovane, che è
associato alle inondazioni e all’eutrofizzazione dei laghi e dei fiumi vicini.
Roberto Cazzetta, marketing
director Switzerland and Italy
di Equinix