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gennaio-febbraio 2017

delle aziende. L’impatto dell’IoT è orizzontale sia

sui settori industriali sia sulle organizzazioni, e noi

come PTC identifichiamo almeno quattro macro

ambiti: smart connected products, smart connected

operations, connected service/maintenance e smart

cities-field-worksites.

Che relazione c’è fra IoT e Industry 4.0?

L’Industry 4.0 nasce come politica di sviluppo per

estendere l’introduzione del digitale nel mondo

dell’industria. Pur non essendoci una definizione

unica ed esauriente di Industria 4.0, siamo invece

certi che le tecnologie digitali (IoT) ne facciano parte

integrante e siano il motore propulsore dell’Industry

4.0 e della quarta rivoluzione industriale. Industry

4.0 è ora diventato un vero e proprio piano del

governo che attribuisce grandissima importanza

all’IoT come fattore di sviluppo e di integrazione

nelle imprese e come anello di congiunzione tra

information technology e operational technology

(IT e OT). Big Data, Machine Learning, Cloud sono

solo alcuni dei temi da a rontare per rendere ope-

rativa la produzione interconnessa.

Dato e informazione, dove risiede il valore?

La proliferazione del dato è sicuramente una funzio-

ne dello sviluppo tecnologico, ma l’avvento dell’IoT

è una vera e propria deflagrazione. Vivendo questo

fenomeno da ormai molti anni, mi sento di descrivere

questo fenomeno come un apparente paradosso,

infatti l’aumento dei dati e la capacità dell’essere

umano di prendere decisioni sono due rette diver-

genti. Ovviamente il paradosso assume una forma

diversa nel momento in cui si hanno strumenti in

grado di contestualizzare l’enorme quantità di dati

in informazioni. Quale che sia il modello decisio-

nale, prescrittivo o predittivo, tramite gli strumen-

ti di analytics si può riconciliare a convergenza il

problema. Per cui, il valore risiede senza ombra di

dubbio nell’informazione: per ottenere tali infor-

mazioni, l’analisi dei dati diventa determinante e

rappresenta un filtro necessario per far emergere i

segnali veramente strategici e aiutarci a comprende-

re meglio la realtà partendo da quello che abbiamo

a disposizione. PTC con il suo machine learning è in

grado di raccogliere, analizzare, modellare i dati al

fine di presentare all’uomo l’informazione.

Cosa cambia nel mondo CAD e PLM alla luce di

tutto questo?

Gli strumenti CAD e PLM attuali sono stati conce-

piti quando il fisico e il digitale erano due mondi

distinti. Va da sé che, per rispondere al meglio alle

nuove sfide e per capitalizzare il valore generato

dagli smart connected products, occorre ripensarli

con un’altra prospettiva che li collochi come punto

di collegamento tra mondo fisico e virtuale. PTC,

da più di due anni, è impegnata nella rivisitazione

di Creo e di Windchill, ridefinendone le funzionalità

e i paradigmi in funzione della progettazione e re-

alizzazione di questa tipologia di prodotti. Stiamo

lavorando per utilizzare le tecnologie dell’IoT per

costruire CAD e PLM del futuro, in particolare il PLM

del futuro deve valorizzare gli investimenti fatti.

Quali sono i punti di forza delle nuove proposizioni

di PTC?

Creo 4.0, recentemente presentato in occasione

del PTC LiveWorx di Stoccarda, rilascia importanti

novità su due direzioni primarie:

- miglioramenti sostanziali su moduli applicativi

esistenti che incrementano la produttività indi-

viduale dei progettisti;

- nuovi moduli e nuove funzionalità chiaramente

connesse con l’IoT: addictive manufacturing, au-

gmented reality and digital twin.

Creo 4.0 consente di integrare le informazioni for-

nite dai sensori e progettare modelli dotati di carat-

teristiche reali, che li rendono aderenti al risultato

finale; un’esperienza resa ancora più intensa dalla

possibilità di ricorrere alla realtà aumentata. Infine,

grazie all’additive manufacturing, i progettisti pos-

sono disegnare, ottimizzare, validare e produrre un

prototipo 3D in un solo ambiente di lavoro.

In ambito PLM, con l’introduzione di Navigate,

Windchill si apre al paradigma delle App, definen-

do un nuovo standard del concetto di esperienza

o, come preferisco dire, la modalità con la quale

consumiamo il software. Navigate rende accessibili

in un unico ambiente tutti i dati relativi ai prodotti

in corso di progetto in funzione del ruolo di chi vi

accede, incrementando e cienza e produttività,

fornendo i soli dati realmente necessari all’utente.

Per entrambe le piattaforme, Creo e Windchill, ab-

biamo iniziato un rinnovamento che ha come obiet-

tivo l’interazione tra uomo e macchina.

Quale modello di o‚erta per il mercato italiano?

PTC è diventata una subscription company, ab-

bracciando un modello di licensing che risponde

meglio alle richieste di flessibilità dei nostri clienti.

All’interno del nostro portofolio, per la quasi to-

talità dei nostri prodotti, abbiamo sia la soluzione

on premise sia SaaS. Quest’ultima è stata recepita

dal mercato con un riscontro altamente positivo.

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