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gennaio-febbraio 2017

di un progetto europeo, i costi di investimento pos-

sono essere abbastanza ridotti e con breve tempo

di ritorno, soprattutto per i casi in cui è possibile

includere tali misure nei cicli standard di rinnovo

di apparecchiature e infrastrutture.

Disponibilità, scalabilità ed e cienza

Le sfide di un moderno data center sono la disponi-

bilità, la scalabilità e l’e cienza energetica. Quest’ul-

tima si misura principalmente con la metrica di va-

lutazione standard dell’indice PUE (Power Usage

E•ectiveness), ma anche con metriche che vanno

oltre il rapporto tra consumi e valutano l’impatto

sull’ambiente. Per esempio l’indice CUE (Carbon

Usage E•ectiveness) oppure il valore WUE (Wa-

ter Usage E•ectiveness), utili soprattutto quando

l’energia elettrica necessaria al funzionamento del

data center proviene in tutto o in parte da fonti rin-

novabili. La PUE è il rapporto tra la potenza com-

plessivamente assorbita dal data center ( total data

center energy) e la potenza utilizzata dagli apparati

IT (IT equipment energy). Se la PUE coincide con

il valore minimo ‘uno’ significa che tutta l’energia

è assorbita dai soli componenti IT (la situazione di

massima e cienza ideale), mentre tutto ciò che

va oltre ‘uno’ è ine cienza e rappresenta la misura

dell’energia che viene usata per alimentare i sistemi

di supporto e la struttura fisica. La media attuale

del valore PUE nei data center di tutto il mondo è

compresa tra 1,8 e 1,89 secondo i dati di Uptime

Insitute. Secondo altri studi recenti, si scende a 1,5

prendendo in considerazione i soli data center di

grandi dimensioni di nuova realizzazione. Spicca il

record di Facebook con PUE 1,07 nel data center

di Priveville (Usa), e di Google con un PUE medio

di 1.2 che scende a 1.1 negli impianti più recenti.

Il data center di Esselunga

Tra i data center di medie dimensioni oggetto di

interventi per l’e cientamento energetico c’è an-

che il caso italiano di Esselunga, documentato dal

dipartimento di Energia del Politecnico milanese

tra gli esempi di buone pratiche nello sudio Pri-

meEnergyIT.

In sintesi, dopo una prima valutazione di sistemi esi-

stenti e altre opzioni, al management di Esselunga è

sembrata necessaria la creazione di un nuovo data

center. Gli interventi eseguiti nella struttura esistente

hanno migliorato la sensibilità di tutto il personale

IT riguardo le misure di e cienza: il passo succes-

sivo è stato quello di dedicare una nuova sezione

di edificio a una nuova infrastruttura IT e ciente,

a dabile e di lunga durata con 110 server in 43 rack

per un carico elettrico di 80 kW (livello di Tier III/

IV). L’attenzione si è concentrata soprattutto sulle

soluzioni e cienti di ra•reddamento, considerato

che il loro tempo di ammortamento è più breve del-

la durata prevista delle nuova infrastruttura (circa

quattro anni contro dieci).

L’analisi dei carichi previsti e le condizioni clima-

tiche hanno reso possibile l’adozione di chiller ad

acqua con free cooling per 6.000 ore annue. La

nuova costruzione del data center, rispetto all’esi-

stente, ha reso possibile la divisione tra servizi IT

di•erenti (server, mainframe, storage e di rete) al

fine di gestire in modo più e ciente le condizioni

ambientali. Le unità chile sono state poste sul lato

nord dell’edificio al fine di ottimizzare l’e cienza

del free cooling (economizzatori): sotto i dicias-

sette gradi centigradi di temperatura esterna la

richiesta di ra•reddamento con compressori è ri-

dotta ed è disattivata sotto i dieci gradi centigra-

di. Nella zona dei rack, suddivisi in cinque isole, il

processo di ra•reddamento è condotto con unità

in now e ottimizzato con il contenimento del cor-

ridoio caldo. L’e cacia di ra•reddamento in ogni

condizione di carico è stata simulata con un sof-

tware di simulazione fluidodinamica. Nel caso di

Esselunga, il coinvolgimento del personale IT e dei

tecnici nella fase di acquisto è risultato un fattore

chiave. Le barriere tra personale IT e u cio tecni-

co rappresentano infatti uno dei maggiori ostacoli

all’e cienza nei data center. Il mercato o•re una

varietà di soluzioni e cienti per i data center: la

combinazione di capacità ed esperienza di tutto

lo sta• di Esselunga ha reso possibile la corretta

selezione dei sistemi da installare. Nel processo di

approvvigionamento sono stati presi in conside-

razione tutti gli aspetti in materia di e cienza. Le

caratteristiche tecniche di ognuno dei componenti

sono state valutate con la supervisione dei respon-

ENERGY MANAGEMENT

Un ambiente del data center Equinix di Milano