
87
ottobre 2016
ENERGY MANAGEMENT
Dalle smart grid alle smart city
Dalle smart grid alle smart city il
passo è breve, ma attenti a dove
si appoggiano i piedi. “Errori
che spesso vengono fatti in
tema di smart city è quello
di collocarne la realizzazione
su tempi molto lunghi, per
esempio trent’anni, ovvero
su tempi molto brevi di tre
oppure cinque anni – spiega
Mauro Annunziato – assumen-
do di fatto le attuali innova-
zioni settoriali come esempi di
interventi di smart city. Occorre
abbandonare tale idea e immaginare
che la smart city sia piuttosto una road-
map con obiettivi e progetti diversi realizza-
bili ogni due o tre anni. Ognuno di questi progetti
sarà caratterizzato da soluzioni tecnologiche che
dovranno essere sviluppate, dimostrate su piccola
scala e infine estese all’intera scala urbana quando
(e se) avranno raggiunto la maturità tecnica socia-
le ed economica verificata sul campo. Trattandosi
di una stratificazione temporale di interventi è ne-
cessario che il piano complessivo sia ben definito
almeno sulle regole di ingaggio di nuovi progetti.
Occorre cioè fissare delle regole di interoperabilità
tra i progetti, dell’accesso, proprietà e protezione
dei dati, di parametri di valutazione dei risultati.
In questa prima fase di sviluppo delle smart cities
la progettazione è stata invece piuttosto convulsa
generando una fioritura di molti progetti di natura
diversa e con soluzioni tecnico-economiche alter-
native. Nella maggior parte delle volte si tratta di
progetti settoriali, operanti cioè soltanto su una
specifica applicazione verticale e con tecnologie
chiuse. Generalmente si assiste a una progettazione
iniziale molto ambiziosa che va via via riducendo i
propri obiettivi nella fase realizzativa fino a diven-
tare una lieve variante rispetto all’approccio tradi-
zionale per mancanza di fondi o tecnologie. In altri
casi si assiste allo sviluppo di dimostratori molto
interessanti ma con costi tali da rendere impossibile
qualsiasi replica a meno di ingenti finanziamenti. È
quindi di fondamentale importanza sviluppare una
capacità di lettura a priori dei progetti e dei loro
risultati. Sviluppare tale capacità di lettura implica
la definizione di una metodologia di valutazione,
ossia una vera propria metrica del progetto”.
appieno la capacità dei loro server,
possono considerare interessanti
le soluzioni di esternalizzazione
dei loro data center in sistemi
di cloud computing, che oltre
a ridurre i costi di investi-
mento e di manutenzione,
consentono una riduzione
dei consumi energetici, a
parità di lavoro svolto.
Reti intelligenti
ed energia rinnovabile
Le attuali reti elettriche sono
state progettate per trasporta-
re, in modo unidirezionale, l’energia
prodotta da poche centrali di grossa
potenza verso un’utenza tipicamente passi-
va. La liberalizzazione del mercato dell’energia e la
tendenza a incentivare la generazione distribuita,
anche da fonti rinnovabili, ha rivoluzionato la con-
cezione e la gestione delle reti elettriche. “Le reti
elettriche intelligenti, oªsmart grid, sono concetti
di impianti elettrici fortemente integrati dalle tec-
nologie dell’ICT. Queste tecnologie – spiegano da
ENEA – consentono il controllo della rete anche in
presenza di un’elevata percentuale di generatori
distribuiti di piccola potenza e con flussi di energia
bidirezionali. Si pensi, per esempio, a una rete con
una forte presenza di piccoli impianti di generazione
da rinnovabili di tipo eolico o solare, che, per loro
natura, possono avere forti variazioni di potenza
nel tempo; condizione, questa, che rende instabile
un sistema elettrico di tipo tradizionale. Una rete
elettrica di tipoªsmart grid, oltre a gestire al meglio
la generazione distribuita, porta anche ad aumen-
tare l’e cienza energetica del sistema elettrico a
seguito di minor perdite in linea, in quanto l’energia
verrebbe prodotta più vicino all’utilizzatore finale”.
Sul fronte delle rinnovabili, c’è da aspettarsi che il
loro ‘peso’ sia sempre maggiore. Se infatti anche
l’Onu conferma che ci stiamo dirigendo a grandi
passi verso una nuova era climatica, dall’altra anche
la risposta al global warming che viene dai mercati
dell’energia sta disegnando un nuovo paradigma. Un
paradigma in cui le energie rinnovabili sono in una
posizione centrale. I dati dell’International Energy
Agency non lasciano spazio a dubbi: nel 2015 ogni
giorno è stato installato mezzo milione di pannelli
solari. In Cina, ogni due ore, è spuntata una turbi-
na eolica. Alle energie rinnovabili fa riferimento il
50% della nuova potenza costruita, finalmente più
del carbone. Restano i dubbi sui tempi e sui costi,
ma la strada è intrapresa.
©
C
o
l
o
u
r
e
s
-
p
i
c
-
f
o
t
o
l
i
a
.
c
o
m