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ottobre 2016

cucitura. Se tutto ciò corrisponde al

vero, molto probabilmente una quota

parte del segreto sta nella tecnologia.

Luca Brunco di Cabl IT ci parla di una

logistica organizzata “attraverso l’inte-

grazione e l’ottimizzazione della sup-

ply chain. Tramite il warehouse ma-

nagement system (WMS) regoliamo

l’attività del magazzino e utilizziamo

strumenti di analisi e una serie d’indici

per migliorare sia l’ecacia, misurabile

con il livello di servizio, sia l’ecienza,

misurabile con i costi, dei processi logi-

stici. Consapevoli del ruolo fondamen-

tale, nella competitività di un’azienda,

che riveste oggi la supply chain, moni-

toriamo le diverse aree della logistica:

approvvigionamenti e scorte, pianificazione della

produzione, magazzino, trasporti, con l’obiettivo di

confrontarci con l’esterno e di misurare gli eƒetti

del processo di miglioramento avviato all’interno.

Non solo siamo convinti dei benefici di una supply

chain integrata, ma crediamo di conseguirli per-

ché usufruiamo di una catena logistica estesa in

grado di sopportare accelerazioni e decelerazioni

improvvise. Con un approccio non invasivo, basato

sul rispetto delle logiche e dei processi aziendali,

Cabl IT riesce a coinvolgere in poco tempo tutti

i fornitori, dai più grandi e tecnologici fino ai più

piccoli e non strutturati. L’avere attivato una reale

supply chain collaboration per i clienti di tutta Ita-

lia ed estero ci ha permesso di mantenere un buon

livello di servizio, massimizzando l’ecienza e allo

stesso tempo riducendo i costi logistici”.

Più in dettaglio, Computer Gross ci parla delle pos-

sibilità tecnologiche che stanno valutando “legate a

un’automazione del processo di ricevimento, basata

su RFID o altre tecnologie, e richiedono pertanto

una maggiore integrazione con i plant dei vendor.

Sino a qualche anno fa la sensibilità dei vendor per

questioni di questo tipo non era molto rilevante,

ma recentemente alcuni player importanti hanno

iniziato a proporre progetti pilota che Computer

Gross valuta in modo positivo e fin da subito sia-

mo stati attivi”.

Exclusive Networks, per fornire un servizio sempre

più preciso e veloce, ha invece introdotto “la let-

tura dei seriali dei singoli prodotti per la gestione

puntuale di garanzia e rinnovi dei servizi”. Lo stesso

vale per Fiore che sta lavorando per automatizzare

sempre di più il prelievo “alzando la soglia dei con-

trolli, grazie ai bar code. È in valutazione la modalità

di seguire le spedizioni rilasciando al cliente notifi-

che di partenza/resa/consegna: questo servizio è

reso possibile dall’integrazione dei nostri sistemi

informatici con i principali vettori. Stiamo anche va-

lutando se il fatto di aumentare gli spazi potrebbe

essere la soluzione per risolvere alcuni

problemi. Fornire un servizio migliore

è un obiettivo costante e la logistica è

uno dei servizi principali per garantire

una buona fidelizzazione dei clienti”.

C’è poi chi pensa che più che nella lo-

gistica di magazzino, che ormai ha rag-

giunto un livello di automazione molto

elevato, in un prossimo futuro assiste-

remo a novità importanti soprattutto

nella logistica distributiva, trainate dal

forte incremento dell’e-commerce nel

canale B2C. Secondo IC Intracom “i

tradizionali servizi di consegna su ap-

puntamento, consegna prioritaria, ecc.

si specializzeranno sempre di più per

oƒrire soluzioni sempre più persona-

lizzate: consegne in orario serale, in giorni non lavo-

rativi, con orari sempre più precisi, con tracking in

tempo reale, con opzioni pick & pay più capillari o

automatizzate in maniera da azzerare i tradizionali

disagi legati alla reperibilità, sia per la consegna,

sia anche per la restituzione di prodotti difettosi

o per esercitare il diritto di recesso. Compito dei

distributori è di assecondare quest’evoluzione e di

rendere disponibili tali servizi, integrando i nostri

sistemi con quelli dei partner logistici”.

Invece Redeker di Ingram Micro decide di fare un

po’ il misterioso...: “Il livello di automazione nel no-

stro magazzino è molto elevato altrimenti non riu-

sciremmo a movimentare così tante scatole man-

tenendo una percentuale di accuratezza superiore

al 99%. Non appena ricevuto il prodotto, siamo in

grado di tracciare passo per passo, gli spostamenti

all’interno del magazzino fino al momento del cari-

co sul mezzo del corriere. Seguendo KPI giornalieri

e utilizzando la metodologia Six Sigma, lavoriamo

per migliorare la supply chain a 360°. Ottimizzia-

mo costantemente sia il processo della merce in

entrata, che le consegna verso i clienti, anche at-

traverso una partnership molto solida con i nostri

fornitori anché tutto possa essere svolto nel mi-

gliore dei modi. Rimangono delle attività che, per

scelta, preferiamo ancora adesso svolgere a mano,

ma anche questo è il segreto del nostro successo

e non intendiamo svelarlo”.

Molto bene: tutte le buone ricette hanno un ingre-

diente segreto! E quindi possiamo chiudere in bel-

lezza qui, ringraziando i nostri ospiti e sperando

di aver dato ai nostri lettori un buon panorama di

cosa vuol dire oggi fare logistica nella distribuzione.

Alessio Perin, amministratore

unico di IC Intracom Italia