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Insomma numeri e attività importan-

ti. Ovviamente non tutti hanno questi

volumi, ne’ necessitano di averli. Co-

lombo di Fiore, per esempio, ci dice

che “mediamente vengono spediti dai

200 ai 400 colli al giorno ritirati dai

vari vettori che si traducono in uno/

due bilici (camion a rimorchio per i non

addetti, ndr) dedicati al ritiro presso il

nostro magazzino centrale in provin-

cia di Milano. Sei sono gli addetti alla

preparazione e spunta. L’operatività

si concentra maggiormente nella va-

riabilità delle dimensioni dei colli: ge-

stire dai 100 grammi ai 10 quintali per

spedizione necessita inevitabilmente

un’organizzazione precisa sui vettori

che devono processare le spedizioni

su tutto il territorio nazionale e consegnare entro

le 24 ore. Abbiamo implementato, da qualche anno,

controlli hardware e software sulla filiera della pre-

parazione con due gradi di spunta per contenere

il più possibile gli errori di quantità o di codice. La

rilevazione dei numeri seriali in ingresso e in uscita è

inoltre indispensabile per il recupero dei movimenti

in caso di guasti in garanzia e non. Per il trasporto

dei rack, presenti nella gran parte delle nostre spe-

dizioni, abbiamo anato la produzione e l’imbal-

lo soprattutto riguardo alla modalità di fissaggio

del vetro, che, durante il traporto, è l’elemento più

critico. Questa importante modifica, ha portato a

ZERO la rottura dei vetri dovuta al trasporto. An-

che l’imballo è stato studiato a lungo e ora possia-

mo riconoscere che le scelte fatte, seppur costose,

sono andate nella direzione di azzerare i resi per

danni, tanto da farli contare come vere eccezioni”.

Zilioli di Exclusive Networks accenna alla doppia

anima della sua realtà: “Tra canale SMB ed enterpri-

se, con la necessità di supportare quindi esigenze

molto diverse. Un po’ di numeri: 80 pacchi medi/

giorno per un totale di 600 kg medi/

giorno; operiamo con 4 o 5 magazzi-

nieri in 1.500 mq di magazzino”.

Il sistema logistico di Cabl IT invece,

secondo Brunco, permette “una di-

stribuzione eciente e ottimizzata

per trattare al meglio ogni fase del

processo, in cui collaborano un sito

produttivo di 18.000 mq. di superficie

coperta nel quale operano oltre 100

dipendenti; una piattaforma logistica

di 2.000 metri quadri con una movi-

mentazione media di 2.500 metri cubi

di materiale anno; una rete di corrieri

per la consegna in Italia e un’informa-

zione di consegna attenta e omogenea;

puntuali collegamenti internazionali

che garantiscono un’altissima qualità

nella consegna all’estero”.

Anche IC Intracom ha una logistica

intensiva con “circa 150.000 spedi-

zioni all’anno, per oltre 200.000 colli

e 2.000 tonnellate – aƒerma Perin. Il

tutto da un unico magazzino di cir-

ca 15.000 mq e grazie a un’eciente

gestione informatizzata, l’operatività

viene svolta da soli quattordici ma-

gazzinieri. Per le spedizioni invece ci

adiamo ai principali corrieri espresso

che consentono di recapitare le spedi-

zioni ai clienti entro 24-48 ore su tutto

il territorio italiano”.

Logistica centralizzata o distribuita?

Come abbiamo visto, nel nostro panel

abbiamo sia operatori nazionali, sia multinazionali.

La domanda sorge quindi spontanea: è meglio una

logistica centralizzata o distribuita? Ha senso con-

solidare, se possibile, a livello multinazionale? Quali

sono i driver che portano a preferire una logistica

di prossimità a una centralizzata eventualmente a

livello multinazionale? Oppure, sempre in ottica di

consolidamento, è meglio esternalizzare la logistica

verso operatori terze parti specializzati?

Partiamo con Ingram Micro che è forse il più grande

operatore mondiale che si avvale sia di “una logi-

stica centralizzata (Monaco di Baviera), sia locale,

e questo permette di avere due benefici, il primo a

livello economico, contenendo i costi, il secondo a

livello commerciale oƒrendo un portafoglio forni-

tori molto numeroso. Ingram Micro ha 16 centri di

logistica avanzata (ALC) sul territorio europeo e 122

centri logistici in tutto il mondo. Questo significa

essere in grado di gestire picchi stagionali senza

alcuna dicoltà, servendo capillarmente qualsiasi

destinazione”.

Anche Exclusive Networks è all’interno di un grup-

po internazionale il che “permette di

gestire sia una logistica locale sia mul-

tinazionale. Abbiamo una logistica cen-

tralizzata in Italia per la gestione della

maggior parte degli ordini, ma pos-

siamo avvalerci della divisione ITEC

Exclusive Global Services in caso di

progetti che richiedano consegne di-

slocate a livello globale. Sempre a livel-

lo multinazionale è gestita la logistica

delle Demo Unit: questo permette di

attingere a un serbatoio unico di pro-

dotti demo per un’economia di scala.

La caratteristica di distributore Vast

(value added service and technology)

si applica anche al servizio logistico,

il più possibile personalizzato rispetto

Mirko Redeker, responsabile

customer service, trasporti

e logistica di Ingram Micro Italia

Moreno Falchi, CEO di ICT

Logistica, gruppo Computer Gross

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ottobre 2016