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Al giorno d’oggi il lavoratore è al servizio del computer

e sono pochi i computer al servizio del lavoratore.

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ottobre 2016

A

mici del canale, dove sono andati a finire quelli che un tempo erano consi-

derati i ‘buoni lavori’? I buoni lavori di cui parlo sono quelli cui erano abituati

i nostri genitori: lavori in fabbrica o in ucio, stabili e costanti. La risposta è:

che il computer li ha annientati!

Per più di un secolo gli industriali hanno avuto un obiettivo ben preciso: forma-

re lavoratori standardizzati che costruissero prodotti standardizzati. La catena

di montaggio era quindi la regina indiscussa. La crudele logica dell’economia

di mercato faceva però pressione sugli industriali anché incrementassero la

produttività. Per riuscire nell’impresa questi hanno dovuto ottimizzare la cate-

na di montaggio e, ove possibile, ridurre il costo del lavoro. Allora sono state

inventate le scuole pubbliche per oƒrire alle industrie operai e impiegati stan-

dardizzati e pronti per il lavoro. Più aumentava il numero dei lavoratori immessi

sul mercato, più era possibile pagarli di meno o comunque sceglierli meglio.

Ma insieme all’economia cresceva anche la domanda di manodopera, alimen-

tando il boom edilizio, del commercio al dettaglio e del mercato di massa. Il

computer e la rete hanno esacerbato questa corsa verso costi di produzio-

ne sempre più bassi accompagnati da risultati in tempi sempre più veloci. Il

computer misura e fa il rendiconto con pazienza e la rete crea valore dalla

connessione (la ‘connected economy’ assegna valore sia alle connessioni tra

i nodi, sia ai nodi in se stessi).

Innanzitutto se un proprietario di mezzi di produzione, capo di un’azienda o

industriale riesce a trovare un fornitore che costa meno a qualità invariata,

o migliore, è certo che lo sceglierà. In secondo luogo, una volta che ha sud-

diviso il lavoro tra i suoi dipendenti, può valutare il loro comportamento da

vicino e capire come riuscire a massimizzare i risultati e minimizzare i costi.

In terzo luogo, il computer è un lavoratore paziente, costante ed economico.

È importante capire la vera portata di questa rivoluzione

Oltre un secolo fa la macchina per cucire Singer rappresentava uno dei pro-

dotti di consumo più complessi mai costruiti. Ogni singolo pezzo era montato

a mano. I pezzi di ricambio dovevano essere adattati manualmente. In assenza

di manodopera specializzata una macchina del genere non poteva esistere.

Oggi, al contrario, è possibile costruire praticamente tutto semplicemente

specificando i componenti, inviandoli a un’ocina di montaggio e ricevendo

il prodotto a domicilio.

Al giorno d’oggi il lavoratore è al servizio del computer e sono pochi i com-

puter al servizio del lavoratore. Certamente esistono ancora dei lavori essen-

MA DOVE SONO FINITI

I ‘BUONI LAVORI’

DI UN TEMPO?

Value

Point

Il ruolo del canale

Primo Bonacina

Primo Bonacina