I pro e i contro delle divere opzioni solitamente percorse
dalle grandi aziende.
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novembre-dicembre 2016
A
mici del canale, secondo voi per le grandi aziende (siate voi o i vostri clien-
ti) è meglio creare innovazione al proprio interno oppure acquisire delle
start up di successo? Questa è spesso un’alternativa che le aziende si trovano
a dover mettere sul piatto della bilancia: farsi esse stesse promotrici d’innova-
zione allocando risorse al proprio interno, oppure acquisire o integrare start
up che si siano già rese protagoniste in quel un certo campo d’innovazione?
Creare innovazione
Per le grandi società, il vantaggio di creare proprie iniziative di start up (inter-
ne o esterne all’azienda) consiste nel fatto che queste ultime possono essere
modellate sulle proprie strategie specifiche di business. Prendiamo il caso di
Nestlé che ha inventato ecacemente Nespresso, una sua linea di caè da casa
allineata con il brand principale, i processi operativi, la gestione della catena
di distribuzione dell’azienda e - cosa ancora più importante - con la cultura
di riferimento. Lo stesso ha fatto Amazon che è passata da essere un distri-
butore di libri acquistati online a quello di primario protagonista del mercato
delle infrastrutture cloud, e non solo.
Il lato negativo di un’azione simile consiste sia nel fatto che le grandi com-
pagnie corrono rischi altissimi, in particolare per il supporto decisionale as-
solutamente necessario in ogni fase evolutiva del nuovo business. Tra i rischi
principali di piani d’innovazione interni all’azienda rientra quindi il fatto che,
onde ovviare alla naturale resistenza al cambiamento tipica delle aziende con-
solidate, vi è un ingente dispendio di risorse e un elevato rischio di fallimento.
Molti ritengono che la percentuale di successo di piani d’innovazione interni
all’azienda ammonti all’incirca al 10%, il che vuol dire che il 90% delle inizia-
tive d’innovazione fallisce o comunque non porta a un significativo risultato.
Acquistare innovazione
Per acquisire innovazione, le grandi aziende fanno spesso adamento sull’ac-
quisizione di start up di successo. Abbiamo visto recentemente acquisizioni
del controvalore di miliardi di dollari. Se anche l’azienda acquirente s’impegna
a creare nuovo profitto in svariati modi attraverso l’upselling dei suoi prodotti
ai clienti già fidelizzati dall’azienda acquisita (e viceversa), questa integrazio-
ne presenta comunque una forte dose di rischio: è infatti molto probabile che
le culture aziendali non arrivino a combaciare perfettamente e che i proces-
si produttivi della start up dieriscano molto dalla supply chain tradizionale
dell’azienda.
INNOVAZIONE: QUANDO
CREARLA? QUANDO
ACQUISTARLA?
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Il ruolo del canale
Primo Bonacina
Primo Bonacina