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‘intelligenza meccanica’ o ‘calcolo cognitivo’. Oltre ai

termini ‘smart machine’, ‘cognitive computing’, ‘AI’ e

simili, esiste di fatto una serie di altre definizioni che pos-

sono creare confusione, tra cui intelligenza specializzata,

intelligenza ‘general-purpose’, intelligenza artificiale ge-

neralizzata e singolarità tecnologica, le cui definizioni e

applicazioni non sono trattate in questo articolo.

MA COS’È UNA SMART MACHINE?

La seguente definizione va intesa nel contesto delle ca-

ratteristiche distintive importanti, delle spiegazioni e delle

domande frequenti (vedi tabella nella pagina precedente).

Definizione:

Le tecnologie delle smart machine adattano il loro com-

portamento sulla base dell’esperienza, non dipendono

interamente dalle istruzioni delle persone (possono im-

parare da sole) e sono in grado di produrre risultati non

previsti.

Caratteristiche distintive importanti:

1. I risultati non previsti sono a volte sorprendentemente

buoni e altre volte inaccettabili. Sono necessarie lun-

ghe procedure di testing per ottenere che le tecnolo-

gie operino entro limiti accettabili.

2. Sono le persone a definire l’architettura (il modello)

che le tecnologie ‘smart’ dovranno utilizzare, a costru-

ire i meccanismi con cui alimentare dati e modelli alle

tecnologie per istruirle e, successivamente, a fornire

loro nuovi dati per testarle. In futuro, può darsi che

le smart machine arrivino a poter manipolare da sé

il proprio ambiente per migliorare da sole le proprie

prestazioni, ma attualmente questo non è possibile in

modalità scalabili e a livello generalizzato.

3. L’’intelligenza’ delle macchine è principalmente di tipo

percettivo per quanto riguarda la classificazione dei

contenuti (immagini, volti, testi scritti e parlati, segnali

di sensori e input di altre macchine intelligenti). Le

smart machine sono in grado di riconoscere schemi

ricorrenti nei dati e di estrapolare generalizzazioni da

questi schemi.

4. Le tecnologie delle smart machine fanno parte di una

catena del valore più ampia (Figura a pag. 23).

5. Molte smart machine saranno ibride, conterranno

cioè un mix di tecnologie ‘smart’ e ‘non smart’ e ab-

bineranno l’incertezza dell’apprendimento con il con-

trollo dei sistemi basati su regole.

6. Le tecnologie delle smart machine possono essere

descritte su vari gradi di astrazione a livello generale,

modelli e algoritmi specifici, implementazioni e istanze

fisiche, software, hardware e dati e tutti sono impor-

tanti.

7. Abbiamo evitato di definire le tecnologie delle smart

machine in termini di algoritmi, modelli, hardware o

dataset specifici, perché queste caratteristiche conti-

marzo-aprile 2017

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ANALISI

RACCOMANDAZIONI

• Resistere alla tentazione di antropomorfizzare le tecnologie, perché così facendo si possono creare aspettative infon-

date e deleterie. Descrivere le tecnologie usando termini che evidenzino la loro diversità dalle persone anziché cercare

somiglianze.

• Ignorare le formule di marketing che utilizzano ripetutamente i termini qui trattati (intelligenza artificiale e cognitiva,

‘smart’).

• Istituire team multidisciplinari che abbiano un’idea chiara sulle capacità e sui limiti delle smart machine, in modo che

possano sfruttare le opportunità di business associate a queste tecnologie ignorando i falsi miti.

• Descrivere le tecnologie usando termini che evidenzino le loro differenze rispetto alle persone anziché cercare somi-

glianze.

© Ivantsov – Fotolia.com