marzo-aprile 2017
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zione e razionalizzazione delle migliaia di data center
pubblici attraverso un adeguato uso delle tecnologie di
virtualizzazione e cloud. In tal senso il successo dell’in-
troduzione della fatturazione elettronica, utilmente adot-
tata anche qui in Senato, fa ben sperare.
Sempre l’Agid nelle sue linee guida ha indicato l’altra
questione centrale per dare gambe a questi progetti:
quella dello sviluppo delle competenze digitali nella PA
che non è solo una questione di investimenti, ma di
come indirizzare un vero ricambio del personale e della
dirigenza delle pubbliche amministrazioni.
Negli ultimi anni in Senato sono stati organizzati di-
versi appuntamenti dedicati ai temi dell’innovazione
anche Ict. Quali sono gli argomenti che avete trattato
di recente e quelli che pensate di trattare nei prossimi
mesi?
Naturalmente crediamo che ogni iniziativa di condivi-
sione delle informazioni e delle esperienze tra esperti e
responsabili di entità interessate all’innovazione è sem-
pre positiva e ben venuta. Il Senato promuove e ospita
incontri dove si affrontano temi di estrema importanza e
attualità. Poche settimane fa è stato organizzato un ap-
puntamento dove hanno partecipato i massimi esperti
internazionali del tema Industria 4.0, una cosa della
quale come imprenditore sono particolarmente orgo-
glioso.
Abbiamo in programma, ma non sono ancora definite
date precise, anche un incontro sulla cyber security.
La biblioteca del Senato ha inoltre ospitato negli scorsi
anni due importanti iniziative Gartner sui temi dell’in-
novazione nella Pubblica Amministrazione italiana, alle
quali hanno partecipato rappresentanti di alto livello di
importanti istituzioni ed enti pubblici. Sta diventando un
po’ una tradizione.
Ci stiamo avvicinando alla fine della legislatura, nel
giro di poco meno di un anno si andrà infatti a vo-
tare. Che rendiconto presenta relativo alle iniziative
Ict portate a termine in questa legislatura? Oltre alla
riduzione dei costi c’è dell’altro?
L’attenzione ai costi complessivi è stata una costante
in questa legislatura. In ambito Ict, malgrado le molte
iniziative menzionate, la spesa in beni e servizi qui in Se-
nato non è aumentata, consentendo altresì risparmi si-
gnificativi grazie alla riduzione della carta e dei consumi
energetici dei nuovi data center. Due risultati importanti
che testimoniano la vocazione del Senato alla condivi-
sione delle tematiche ‘green’. Su questo fronte siamo
intervenuti su una scala più ampia andando anche oltre
l’IT: abbiamo sostituito tutte le lampadine con quelle
a risparmio energetico, e siamo la prima istituzione in
L’INNOVAZIONE DELLA POLITICA CHE PASSA DALL’ICT
Europa che ha dotato il suo parco macchine di veicoli
elettrici. Anche l’integrazione dei servizi Ict offerti agli
utenti di Camera e Senato va nella direzione obbligata
della riduzione dei costi e razionalizzazione delle risorse.
Vorrei però che nel bilancio complessivo che sarà fatto
al termine della legislatura rimanesse l’idea che gli in-
vestimenti in innovazione non vanno intesi come costi,
ma come unica strada per mantenere il Parlamento al
passo con i tempi.
Per dirla con uno slogan preso dal mondo a me caro
dell’imprenditorialità e delle nuove politiche industriali,
mi piace pensare di aver contribuito a un Parlamento
4.0 che nei prossimi anni sarà in grado di reggere la
sfida delle grandi trasformazioni in corso in tutti i settori
della società.
Antonio De Poli, Senatore Questore (a sinistra), insieme
a Mauro Fioroni, Direttore Servizio Informatica del Senato
della Repubblica