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marzo-aprile 2017

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INTERVISTA DI COPERTINA

A CURA DI RUGGERO VOTA

L’

INNOVAZIONE

DELLA POLITICA

CHE PASSA DALL’

ICT

L

’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale caratterizzano anche la vita delle istituzioni politiche più im-

portanti del nostro Paese. Ne è un esempio il Senato della Repubblica, dove essere al passo con i tempi per ren-

dere efficiente ed efficace il lavoro del Legislatore e rispondere alle sempre nuove esigenze legittime di trasparenza e

informazione dei cittadini sono due obiettivi che da tempo vanno di pari passo con l’ottimizzazione delle risorse e la

riduzione dei costi.

Ma per essere all’altezza dei tempi, oggi bisogna condividere ambizioni e obiettivi, ed è per questo che è stata studiata,

congiuntamente alla Camera dei deputati, l’istituzione di un Polo Informatico Parlamentare. Di questo progetto e delle

altre iniziative portate avanti in questi anni abbiamo parlato con Antonio De Poli, Senatore Questore del

Senato della

Repubblica Italiana

in questa intervista.

Prima di tutto qual è il ruolo del Questore del Senato, e come si caratterizza la sua funzione nell’ambito Ict?

Il Collegio dei Questori, organo collegiale formato da tre senatori, predispone il progetto di bilancio interno, cura la

gestione dei fondi a disposizione e dei servizi interni, sovrintende alla sicurezza e al cerimoniale. L’Ict è uno dei tanti

capitoli nei quali è previsto l’intervento dei Questori ma, essendo strettamente legato ai processi di innovazione, è og-

getto di grande attenzione da parte del Collegio. Siamo – e qui mi permetto di parlare a nome degli altri due colleghi, il

senatore Malan e la senatrice Bottici – particolarmente sensibili agli impatti positivi che l’Ict sta determinando nel lavoro

parlamentare e nel rapporto con i cittadini, come spero di aver modo di chiarire in seguito.

Quali innovazioni tecnologiche in questi ultimi anni hanno cambiato in modo significativo il lavoro dei Senatori?

Queste iniziative che benefici hanno portato a livello generale?

Molti degli investimenti in innovazione di questa legislatura sono stati indirizzati all’impiego delle tecnologie informatiche

per migliorare il lavoro in mobilità dei Senatori, e di tutta l’utenza del Senato ovvero circa 2.000 persone, e al contempo

ridurre i costi di gestione. Ciò è stato possibile principalmente riducendo drasticamente gli atti in formato cartaceo. Oggi

sono stampati solo gli atti dibattuti in aula, in un limitato numero di copie. L’eliminazione del supporto cartaceo è stata

accettata dagli utenti anche grazie a una distribuzione tempestiva e capillare degli atti in formato elettronico attraverso

numerosi canali: una app – denominata Tabulas – disponibile a tutta l’utenza interna, il portale Intranet, arricchito con

opportuni servizi, e infine anche il sito Internet

www.senato.it

, che è stato reso conforme ai migliori standard tecnici per

la fruizione da dispositivi fissi e mobili, come tutti i cittadini interessati possono constatare.

L’insieme di queste iniziative, ha comportato risparmi significativi attraverso il print-on-demand, cui si accompagna una

riduzione del 75% di copie cartacee di atti: da oltre 80 milioni agli attuali 20.

Oltre a ciò, si è accelerato verso un uso sempre più spinto delle tecnologie cosiddette di virtualizzazione sia in ambito

centrale (data center) che periferico (pc) che consentono ad ogni utente interno di accedere alla propria postazione di

lavoro Senato VDI (virtual desktop) – e quindi ai propri documenti e ai propri servizi – da qualunque dispositivo fisso o

mobile, con la massima sicurezza consentita.

Per facilitare il lavoro in mobilità, si sta inoltre procedendo alla progressiva copertura WiFi completa in tutti i palazzi e

gli uffici del Senato.