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marzo-aprile 2017
Infine, ricordo il sito Open Data del Senato (dati.senato.
it), aperto ufficialmente nel 2013 e promosso dal Presi-
dente del Senato Pietro Grasso, in cui tutti i dati sull’at-
tività parlamentare contenuti all’interno del sistema
informativo del Senato dal 1996 a oggi, aggiornati quo-
tidianamente, vengono resi disponibili in formati aperti
e accessibili a tutti gli interessati.
In che modo pensate di fare il salto di qualità verso
una maggiore partecipazione e interazione dei citta-
dini? Prevedete che questi possano intervenire nelle
fasi del processo legislativo?
Il dibattito sul tema della partecipazione – che investe
parlamenti e governi in tutto il mondo – è in corso anche
in Senato. Nel 2013 è stato prodotto un primo studio
sui “Media civici in ambito parlamentare”, disponibile
sul nostro sito, in cui si evidenziavano le potenzialità di
questi strumenti di partecipazione a supporto del lavoro
parlamentare, specialmente nell’ambito delle commis-
sioni parlamentari.
In tali sedi, infatti, sono state avviate le prime sperimen-
tazioni: nel 2015 è stata svolta una rilevazione online
nazionale della situazione dei cosiddetti ‘esodati’, in
capo a un’apposita sottocommissione della Commis-
sione Lavoro, e la stessa Commissione è stata dotata di
una piattaforma web per agevolare la consultazione su
provvedimenti legislativi e favorire lo scambio di opinioni
tra i suoi componenti e i soggetti esperti o rappresenta-
tivi di categorie economiche e sociali.
All’esito di queste esperienze, è emersa l’esigenza di
definire princìpi e requisiti uniformi per le consultazioni
promosse dal Senato che, senza irrigidire lo strumento,
recepiscano gli standard e le migliori pratiche a livello
europeo e internazionale e siano coerenti con il pro-
cesso di definizione di ‘Linee guida sulla consultazione
pubblica in Italia’, promosso dal Dipartimento della fun-
zione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Mi-
nistri.
Pertanto, lo scorso 9 marzo 2017, il Presidente del
Senato Pietro Grasso ha presentato una proposta di
linee guida sulle consultazioni on-line del Senato che
è sua volta sottoposta a consultazione pubblica fino al
30 aprile 2017.
Durante lo stesso evento, il Presidente ha anche pro-
mosso il rilancio dello strumento della petizione, previ-
sta dalla Costituzione e quindi dal nostro regolamento,
e stiamo lavorando per proporre un sistema innovativo
che – sulla scorta dell’esperienza fatta dal Parlamento
Europeo – faciliti i cittadini nell’invio e nel follow-up delle
loro petizioni, e consenta al Senato e ai suoi uffici una
migliore operatività nella gestione di tale tipo di proce-
dura parlamentare.
In questi ultimi anni con quali iniziative avete dato,
state dando, concretezza alla trasparenza e all’ac-
cessibilità dei cittadini interessati ai lavori parlamen-
tari del Senato?
La consistente opera di trasformazione dei processi di
lavoro ha avuto delle ricadute immediate in termini di
trasparenza, perché si è scelto di rendere tutti gli atti
– a esclusione ovviamente di quelli di lavoro interni –
disponibili sul sito
www.senato.it, esattamente quando
questi appaiono anche negli altri sistemi interni. Non
esistono quindi ‘canali preferenziali’ in cui veicolare atti
e altre informazioni con maggiore tempestività: tutto ciò
che viene prodotto dai Senatori e dagli Uffici è imme-
diatamente disponibile a tutti gli interessati sul sito del
Senato, che tra l’altro è stato recentemente oggetto di
un restyling grafico e di una verifica di accessibilità per
gli utenti diversamente abili, con risultati molto soddi-
sfacenti in entrambi i casi. Oltre a questo, dal luglio del
2015 sono stati raddoppiati i canali disponibili per la di-
retta streaming della WebTV del Senato (webtv.senato.
it) che sono passati da 4 a 8, dei quali 4 su YouTube.
Chi è Antonio De Poli
Nato nel 1960, risiede da sempre a Carmignano Di Brenta
(Padova), città della quale è stato eletto Sindaco dal 1990
al 1995. Nella sua carriera politica è stato inoltre Consi-
gliere Regionale della Regione Veneto (1995-2000); As-
sessore alle Politiche sociali, volontariato e non profit della
Regione e Coordinatore nazionale degli assessori regio-
nali alle Politiche sociali (2000-2004, e dal 2005 al 2006);
Eurodeputato (2004-2005); Senatore una prima volta dal
2006 al 2008, Deputato dal 2008 al 2013 e di nuovo Se-
natore dal 2013; il 21 marzo dello stesso anno viene eletto
Questore Anziano del Senato, ovvero eletto con il maggior
numero di voti. Prima dell’ingresso in politica, ha lavorato
nel campo di sistemi di sicurezza e sistemi informatici.
L’INNOVAZIONE DELLA POLITICA CHE PASSA DALL’ICT