Previous Page  96 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 96 / 100 Next Page
Page Background

Il fatto che le reti, i sistemi e i servizi

informativi svolgano un ruolo vitale,

nella società contemporanea, è un dato

ormai acquisito alla cultura della mag-

gior parte degli operatori imprendito-

riali ed istituzionali del nostro Paese.

Tale circostanza, per altro, è chiara-

mente declinata a livello istituzionale

sin dalla prefazione del “Quadro stra-

tegico nazionale per la sicurezza dello

spazio cibernetico” pubblicato dalla

Presidenza del Consiglio dei Ministri

nel dicembre 2013, che così si espri-

me: “Il risiedere all’interno delle reti

di una mole ogni giorno maggiore di

saperi essenziali ai fini della sicurezza

e della prosperità del sistema-Paese

rende sempre più pressante l’esigenza

di garantire, anche nello spazio ciber-

netico, il rispetto dei diritti e dei doveri

che già vigono nella società civile, nel

tessuto economico e nella Comunità

internazionale”.

La digitalizzazione dei beni, dei rap-

porti e... dei ‘saperi’

Ciò che colpisce di più nella preposi-

zione appena riportata, per il carattere

evocativo generale della terminologia

impiegata, è l’utilizzo dell’espressione

‘saperi’ nel testo.

In effetti, il termine saperi allude non

solo al mondo di dati ed informazio-

ni economicamente apprezzabili, ma

anche, ed è questo ciò che colpisce,

a una dimensione sociale e culturale

che, pur esulando in senso stretto da

ciò che potremmo definire spazio ci-

bernetico economico, rappresenta di

fatto lo stato evolutivo della nostra

civiltà in questo dato momento sto-

rico; e quindi i ‘saperi’ sono un bene

da proteggere con ogni mezzo.

Alla luce di questa considerazione, ri-

tengo utile esaminare le norme con-

tenute nella direttiva NIS, la quale in

modo netto così si esprime al conside-

rando nr. 2 per descrivere il fenomeno:

“La portata, la frequenza e l’impatto

degli incidenti a carico della sicurezza

stanno aumentando e rappresentano

una grave minaccia per il funzionamen-

to delle reti e dei sistemi informativi.

Tali sistemi possono inoltre diventare

un bersaglio per azioni intenzionalmen-

te tese a danneggiare o interrompere

il funzionamento dei sistemi stessi.Tali

incidenti possono impedire l’esercizio

delle attività economiche, provocare

notevoli perdite finanziarie, minare la

fiducia degli utenti e causare gravi dan-

ni all’economia dell’Unione”.

Timeline di attuazione delle misure

di Cyber Security nell’Unione

La Direttiva UE 2016/1148 del Par-

lamento Europeo e del Consiglio, del

6 luglio 2016, è stata pubblicata nella

Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea

del 19.07.2016.

Non trattandosi di un Regolamento,

come tale dotato del carattere della

STRATEGIE DI CYBER SECURITY

LA ‘DIRETTIVA NETWORK AND INFORMATION SECURITY’ (NIS) PER UN APPROCCIO

COMUNITARIO ALLA TUTELA DELLO SPAZIO ECONOMICO DIGITALE

94

gennaio-febbraio 2017

Giuseppe Serafini

Avvocato del Foro di Perugia

BSI-ISO/IEC 27001:2013 Lead Auditor;

Master Privacy Officer.

giuseppe.serafini@ordineavvocati.perugia.it

IL PARERE DEL LEGALE

© wladimir1804 - fotolia.com