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gennaio-febbraio 2017
inoltre una serie di sfide organizzative che devono
essere considerate e gestite. “Nel momento in cui
un’azienda vuole abbracciare la digitalizzazione per
sfruttarne tutte le potenzialità deve comprendere
che il mondo digitale necessita di competenze, skill
e modelli organizzativi tipici di questo mondo e non
facilmente creabili all’interno”, sottolinea Cereda.
Competenze come Big Data, Analytics, social media
richiedono l’inserimento di figure nuove.
L’approccio 4.0 nel manufacturing
Il concetto di industria 4.0 è nato in Germania nel
2011, da dove si è diuso nei paesi industrializzati
che oggi si trovano tutti nella stessa situazione. In
genere il primo obiettivo è quello dell’assessment,
l’analisi delle aree di intervento e di priorità all’in-
terno dell’azienda. Nel settore manifatturiero però
ci sono situazioni molto diverse e un sacco di mac-
chine utensili vecchie o relativamente vecchie che
semplicemente non possono far fronte agli obiet-
tivi più promettenti della fabbrica digitale: raccolta
dati in real time, monitoraggio della produzione a
livello macchina, manutenzione predittiva, preven-
zione difetti e così via.
Che fare? Spulciando nei blog e nei forum degli
addetti ai lavori si scoprono cose interessanti. Per
esempio che il problema di un parco macchine data-
to riguarda anche gli Stati Uniti, e che trova spazio
l’idea di un 4.0 anche solo a livello di manutenzione
dei macchinari allo scopo di rinnovarli e adattarli
per mezzo di prodotti evolutivi. Come dire: d’ac-
cordo la fabbrica digitale e tutto il resto quando si
può, ma possono bastare anche sistemi semplici
per portare i modelli di produzione legacy a essere
in linea con i paradigmi della produzione digitale.
Nelle manifatture di tutto il mondo domina insom-
ma il pragmatismo e l’attenzione è concentrata su
‘quello che mi serve’ più che su ‘quello che vorrei’.
Basta alzarsi di qualche pollice, dicono gli ameri-
cani, per fare la dierenza.
Cloud e IoT cambiano la produzione delle caldaie
Cloud, real time analytics e design thinking possono rivoluzionare anche un business tradizionale come quello delle
caldaie.
La SIT di Padova, azienda italiana con sedi in trenta paesi nel mondo, è partita dall’idea di connettere le elettrovalvole
delle caldaie che produce con una soluzione IoT in grado di raccogliere e analizzare dati di produzione e funzionamento.
Attraverso una piattaforma in cloud, l’azienda ha creato una forma di condivisione dei dati sia verso l’interno sia verso
l’esterno che ha dato buoni risultati su entrambi i fronti. All’interno il progetto ha permesso di migliorare la ricerca e
sviluppo, la progettazione, il coordinamento con il marketing e ha permesso di migliorare e cambiare il supporto ai
clienti. Le operazioni verso l’esterno hanno permesso di coinvolgere in modo nuovo i partner e i clienti, individuando nel
contempo nuovi metodi per la valorizzazione e la monetizzazione dei dati. In particolare, indirizzando le informazioni
generate ai partner che producono caldaie, agli installatori e a chi segue la manutenzione, è stato possibile sviluppare
una nuova organizzazione più integrata ed eciente.
Il percorso di questa nuova interpretazione del business inizia con un cambiamento a livello di prototipazione, ovvero
con una soluzione che permette di accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti e con i prototipi consente di testare veloce-
mente i progetti per accelerare il passaggio in produzione, con vantaggi evidenti in termini di maggiore ecienza e di
time to market. Successivamente, SIT riesce a memorizzare i dati provenienti dalle elettrovalvole installate nelle caldaie,
monitorandone il comportamento e il funzionamento.
L’evoluzione a seguire ha portato alcuni risultati di cui si percepiscono i vantaggi:
– poter connettere i dispositivi fuori dalla rete aziendale;
– poter pensare a una connessione tramite server e non più diretta (sviluppo dei servr/cloud);
– poter realizzare dispositive di connessione single chip economici;
– sviluppare rapidamente applicazioni in grado di funzionare in diversi ambient operativi: Android, Ios, Windows, Linux.
Per questa transizione verso l’industria 4.0, l’azienda SIT ha lavorato a tutto campo con IBM adottando la piattaforma
in cloud IBM Bluemix.
INDUSTRIA 4.0 & IOT