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gennaio-febbraio 2017
di 3 miliardi di dollari per integrare il
cognitive compunting nella piattafor-
ma Watson IoT. Che si tratta di uno dei
più grandi investimenti mai eettuati in
Europa da IBM vorrà pur dire qualcosa.
Dal canto suo, Big Blue ha definito que-
sto impegno economico la risposta
alla crescente domanda delle azien-
de in corsa per trasformare il proprio
business; ben sapendo che la combi-
nazione di tecnologie IoT e Cogniti-
ve è sia nell’elenco di quel che serve
sia nel portfolio di IBM, e che l’utilizzo
dell’intelligenza cognitive all’interno
di un’azienda diventa dirompente (in
senso positivo s’intende) quando la digitalizzazio-
ne ha già fatto la sua parte. Inoltre il tema dell’IoT
è cross industry, per cui il numero dei clienti è po-
tenzialmente infinito; anche se uno dei settori pri-
oritari selezionati da IBM è quello manifatturiero, in
cui l’IoT è uno dei fattori abilitanti principali verso
l’Industria 4.0.
Guardando all’Italia, ci sono gli incentivi del Piano
Industria 4.0 a fare da mattone sull’acceleratore e il
fattore critico diventa il tempo: “Non si arriva fuori
tempo massimo in una rivoluzione industriale e il
momento di investire è ora – aerma Cereda pre-
sentando il punto di vista di IBM sul made in Italy
del prossimo futuro – complice una combinazione
di elementi positivi mai vista prima: piena disponi-
bilità di tecnologie e importanti incentivi economi-
ci. È vero, lo dicevamo anche un anno
fa ma non c’erano per intero le con-
dizioni, oggi è diverso ed è finalmen-
te possibile colmare la distanza tra la
consapevolezza e il come”.
La tendenza a temporeggiare, il fine-
strismo, sarà punita: “La dierenza la
vedremo nei prossimi ventiquattro-
trentasei mesi – sottolinea Cereda
– quando parleremo di imprese che
stanno sul mercato o non stanno sul
mercato, non di imprese digitalizza-
te o non digitalizzate. Anche perché
la digitalizzazione della fabbrica è in
buona parte avvenuta e il vero tema
di oggi è la raccolta delle informazioni attraverso
una connettività di tipo IoT. Per questo motivo le
aziende che hanno già fatto la terza rivoluzione in-
dustriale, quella della sensoristica, saranno avvan-
taggiate nel fare la quarta, e la distanza con chi è
rimasto al palo sarà sempre maggiore. Se invece
si guarda dal punto di vista del sistema Paese, sti-
miamo che la produttività potrà crescere del dodici
per cento e anche oltre”.
Secondo IBM, le aree di azione in cui possono esse-
re identificati obiettivi di business da raggiungere
con Industry 4.0 sono fondamentalmente sei: pro-
duzione integrata, Information e Operation Techno-
logy interconnessi IT-OT, prodotti connessi, servizi
e supporto interconnessi, vendite e marketing in-
tegrati, clienti interconnessi. L’industria 4.0 pone
Enrico Cereda, amministratore
delegato di IBM Italia
INDUSTRIA 4.0 & IOT