1.
Nel panorama italiano il tema dell’infrastruttura IT è ormai da tempo oggetto di riflessioni
e di opportuni approfondimenti. La scelta tra un’infrastruttura proprietaria, una soluzione
full cloud piuttosto che un’impostazione ibrida è chiaramente una scelta di campo che
trasforma drasticamente tutti i processi aziendali. In questo quadro, però, alcuni punti
fermi ormai sono stati raggiunti. Le startup, qualsiasi sia il settore di appartenenza, non
hanno dubbi: l’infrastruttura IT nasce su ambienti cloud aderendo a una delle tante
o erte dei principali provider internazionali. Più complesso invece è il territorio delle
aziende con una storia informatica alle spalle dove ormai esistono processi codificati
e strutture già avviate, magari con importanti investimenti pregressi. Qui la scelta non
può e non deve essere a rettata e, a questo scopo, sono nati dei percorsi di avvicina-
mento che prediligono innanzitutto architetture ibride, dove la tecnologia possa essere
testata o riservata solo ad aspetti marginali del business.
2.
In quest’ottica Clouditalia ha creato una rete di partner, un ecosistema di professionisti
che si occupano di guidare le aziende attraverso il cosiddetto ‘cloud journey’, un processo di
trasformazione digitale che i clienti intraprendono impostando un lavoro che riguarda le strutture
tecniche e che richiede nuove competenze. Tipicamente il primo approccio è guidato da esigenze di saving e in maniera
crescente dai temi che riguardano la sicurezza del dato e la possibilità di accedervi con piattaforme mobile immediata e
semplice. Clouditalia in quest’ottica, adotta un approccio sartoriale e ‘imbastisce”’ sulle esigenze del cliente soluzioni su
misura, che appoggiano da una parte sull’architettura che il cliente già possiede e dall’altra sulla propria infrastruttura che
garantisce livelli di adabilità di prim’ordine.
3.
Le richieste riguardano soprattutto soluzioni di backup, disaster recovery, l’archivio di imponenti moli di dati e solu-
zioni di connettività performanti e altamente adabili. Su queste direttrici Clouditalia ha impostato la sua o erta e i suoi
investimenti proponendo un’o erta completa e integrata. Essere un provider di servizi cloud non significa semplicemente
dotarsi di data center o di competenze informatiche. L’elemento fondamentale, infatti, è la connettività. Avere in cloud
l’archivio dei propri dati, ma non potervi accedere perché si ha una banda internet limitata significa interrompere quel per-
corso di digitalizzazione che il cliente sta intraprendendo. Clouditalia può vantare una storia da operatore di telecomuni-
cazioni con più di 15.000 km di fibra ottica posata su tutto il territorio nazionale. Gli investimenti in questa direzione non
si sono mai fermati e, con l’ultimo data center appena inaugurato a Milano, il nostro posizionamento è tra i grandi player
internazionali con un’attenzione alle esigenze del cliente tipica delle eccellenze sartoriali del nostro paese.
Gianluca Bottaro, Marketing Manager servizi Cloud, Clouditalia
1.
Negli ultimi anni il paradigma del cloud è entrato nel mainstream dell’Information Techno-
logy a ermandosi come uno strumento potente ed adabile nelle mani del CIO. Da un lato
il cloud pubblico, dominato da player estremamente qualificati come Amazon, Microsoft,
Google e IBM, ha confermato le aspettative o rendo flessibilità e scalabilità senza sacri-
ficare la sicurezza, dall’altro le stesse tecnologie sono state rese disponibili agli utenti
finali per consentire la realizzazione di un analogo modello all’interno della propria
infrastruttura. In tal modo il cloud è diventato uno strumento chiave non solo per le
startup ad alto contenuto tecnologico (per le quali è sempre lo strumento principe per
la realizzazione di infrastrutture in grado di supportare una auspicabile crescita espo-
nenziale in una modalità economicamente sostenibile) ma anche per tutte quelle grandi
realtà dove una delle sfide per il CIO è liberare risorse da allocare su linee di sviluppo ad
alto valore aggiunto per il business dell’azienda.
2.
Il modello cloud è inoltre ormai pervasivo anche nelle grandi realtà enterprise (in cui in
passato vigeva la regola del ‘tutto on premise’), grazie anche al fatto di essere ormai consoli-
dato nella proposizione dei servizi applicativi di quasi tutti i principali vendor: le soluzioni leader di
mercato, che anche noi proponiamo ai nostri clienti, in tema di IT service management, big data, machine learning, cyber
security sono tutte o erte almeno nella doppia forma cloud e on-premise (quando non siano puramente cloud come Sa-
lesforce e ServiceNow).
3.
In Consoft Sistemi, forti di un DNA caratterizzato da una innata vocazione per la creazione di valore per i clienti at-
traverso l’innovazione, da tempo abbiamo sposato i paradigmi del cloud e tutti i suoi corollari (tra cui un approccio ‘agile’
anche ai progetti infrastrutturali e di integrazione). Tutti i vendor con cui abbiamo stretto partnership strategiche o rono
soluzioni innovative e flessibili che consentono di sfruttare al massimo il proprio cloud privato (con strumenti di automazione
e integrazione innovativi come gli API Gateway, le suite di DevOps e i sistemi di monitoraggio e controllo delle performance
infrastrutturali e applicative), il cloud pubblico (mediante soluzioni di application delivery, DevOps e analytics) e integrare
al meglio le due realtà in soluzioni flessibili e potenti di cloud ibrido. Questo ci consente di supportare le scelte strategiche
dei clienti aiutandoli nella digital transformation con un ruolo da partner più che da fornitore, forti delle competenze ma-
turate in 30 anni di attività come grande system integrator ma con un approccio veloce e dinamico tipico delle startup che
non abbiamo mai perso di vista negli anni. Questo costituisce uno dei principali fattori di successo nell’implementazione
delle soluzioni cloud, siano esse di tipo privato che pubblico, la cui adozione nella realtà aziendale richiede oltre ad grande
esperienza nella corretta integrazione tecnica una forte governance del cambiamento per far sì che il business, coinvolto
con le controparti tecniche in ogni fase del processo, sperimenti immediatamente i benefici dell’innovazione tecnologica.
Paolo Asioli, Business Unit IT Management, Consoft Sistemi
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gennaio-febbraio 2017
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