Stefano Osler
, Wildix - La videocomu-
nicazione deve essere raggiungibile da
più partecipanti che si collegano da
ogni punto del mondo, è abbastanza
raro vedere videoconferenze tra per-
sone dello stesso ucio perché per
loro è ancora conveniente riunirsi fisi-
camente in uno stesso posto. Da que-
sto consegue che è meglio cloud che
on premise, non c’è nessun vantaggio
tecnico nell’avere il server che fa la vi-
deoconferenza in un data center inter-
no. Tutti i servizi si stanno spostando
in cloud, forse quello che ha più senso di essere in
cloud, per la sua natura di punto d’incontro virtuale
tra persone distanti, è proprio il sistema di video-
conferenza. Il cloud rende più facile il telelavoro e
non fa ricadere sull’azienda tutte le problematiche
di sicurezza relative a collegamenti che dall’esterno
arrivano in sede aziendale. Dal punto di vista dei
costi, la tecnologia in continua evoluzione rischia di
bruciare qualunque investimento fatto in software
e hardware dedicato. È necessaria una maggiore
economia di scala: adare la videoconferenza a
un fornitore esterno che grazie a maggiori volumi
rientra prima dagli investimenti è la strategia più
corretta.
Alessandro Parisi
, estos Italia - Non è solo una que-
stione di costi. Si tratta di tecnologie che sotto certi
aspetti richiedono conoscenza tecnica approfondi-
ta e risorse hardware importanti. Una soluzione on
premise ha perciò un forte impatto sulla PMI, che
si trova quindi obbligata alla scelta di un servizio
SaaS. Bisogna però di erenziare un servizio di vide-
oconferenza inteso come sistema multi-partecipante
con servizi di gateway telefonici e gestione degli
inviti con reminders integrati, da una
piattaforma di video chat one-to-one
integrata alla propria piattaforma UC,
che ritengo soddisfi la maggior parte
delle esigenze di videocomunicazione
fra utenti o utenti e clienti con richieste
minime sia in termini di investimenti
che di infrastruttura, e quindi gestibi-
lissima anche on premise come stru-
mento di lavoro.
Stefano Fanfani
, DatapointEurope Italy
- La connettività è fondamentale nel-
la comunicazione IP. Quando si uti-
lizzano dispositivi on premise P/PM,
è necessario sapere che nella sede
principale in cui risiede il dispositivo
che gestisce l’interconnessione delle
varie sedi, la banda dati necessaria è
pari alla somma della banda di tutte
le sedi da connettere. Nel caso della
connettività in cloud, ognuno gestisce
la propria banda dati come se stes-
se comunicando con un interlocutore
(perché è il fornitore cloud che si fa
carico delle connessioni tra le sedi).
La di erenza sostanziale tra le due
soluzioni sta soprattutto nell’abbas-
samento delle risorse necessarie nelle
varie sedi e quindi una forte riduzione
dell’investimento sui sistemi. Le di erenze in termi-
ni di funzionalità possono esistere, quindi è bene
valutare le limitazioni delle due opzioni on premi-
se e cloud. Ad esempio in una conferenza in cloud
P/MP potrebbe non essere possibile e ettuare la
condivisione dei contenuti (content sharing) oppu-
re potrebbero esserci limitazioni circa il numero di
partecipanti contemporanei. È quindi sempre op-
portuno valutare i servizi garantiti dal fornitore di
cloud prima di fare qualsiasi scelta.
Andrea Recupero
, Polycom - Le tecnologie visual si
stanno di ondendo rapidamente. L’ideale è essere
pronti per ogni architettura, o rire soluzioni com-
patibili on premise e in cloud; in certi casi, anche a
seconda dell’infrastruttura esistente, potrebbe essere
utile adottare soluzioni ibride. Nel caso delle PMI
naturalmente potersi dotare inizialmente di infra-
struttura e o rire soluzioni basate su cloud potrebbe
rappresentare un vantaggio notevole. L’ambiente
cloud semplifica la gestione e il ‘time to market’ ri-
ducendo i costi di manutenzione; attraverso la sua
facilità di implementazione è possibile valutare le
diverse applicazioni disponibili in modalità ‘free
trial’ e su base progettuale, l’impor-
tante è l’assessment di rete iniziale. Il
passaggio completo al cloud può av-
venire gradualmente o direttamente in
base al tipo di architettura. Nel nostro
caso, il portfolio di soluzioni si integra
perfettamente con l’o erta cloud del
servizio voce di Skype For Business
(Microsoft Oce365). Pensiamo an-
che solo ai vantaggi che potrebbero
ottenere i reparti risorse umane, che,
con le adeguate tecnologie di video
communication, possono avere nuove
possibilità di confrontarsi coi candidati.
69
novembre-dicembre 2016
FOCUS – L’ecacia della videocomunicazione
Stefano Osler, CEO, Wildix
Simone Terreni, managing
director, VoipVoice