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Officelayout 158
luglio-settembre 2014
Building
Security
TECNOLOGIE
Nella serie di articoli che Officelayout dedica alla sicurezza del building, non poteva mancare l’illuminazione
d’emergenza, un’area tematica molto ampia che include l’illuminazione di sicurezza finalizzata a garantire
l’evacuazione delle persone senza rischi e l’illuminazione di riserva necessaria per terminare le attività in
corso. A sottolineare il ruolo chiave di questa branca dell’illuminazione un ricco corpo legislativo e normativo
che fornisce le linee guida per la realizzazione di impianti a regola d’arte e per la loro corretta manutenzione.
Nei prodotti è la sorgente Led a dominare la scena con innovazioni dal punto prestazionale e del design.
Riferimenti normativi per la realizzazione
e verifica degli impianti
A livello comunitario il riferimento per la progettazione di un
impianto di illuminazione d’emergenza è la Norma
UNI EN
1838:2013 “Applicazione dell'illuminotecnica - Illuminazione
di emergenza”
che definisce i requisiti illuminotecnici dei si-
stemi di illuminazione di emergenza, installati in edifici o
locali destinati al pubblico e ai lavoratori. Riferimento che in
Italia è integrato dai Decreti Ministeriali volti a identificare
i requisiti dell’illuminazione di sicurezza in funzione della
destinazione d’uso dei locali.
Tra i requisiti previsti dalla norma, vi sono le altezze di in-
stallazione degli apparecchi che devono essere posizionati
ad almeno due metri dal pavimento per garantire la piena
visibilità ed evitare, allo stesso tempo, l’abbagliamento delle
persone. Lungo le vie di fuga devono inoltre essere posizio-
nati i pittogrammi di segnalazione correttamente dimensio-
nati e illuminati.
“La UNI EN 1838 individua i livelli di illuminamento minimi
necessari in un dato ambiente e il tempo di autonomia che
deve essere garantito – ossia quanta luce e per quanto tempo
– nonché il posizionamento della segnaletica di sicurezza e le
dimensioni dei pittogrammi, per permetterne la corretta vi-
sibilità lungo le vie di fuga”, spiega
Fabio Pedrazzi, direzione
affari generali di Beghelli.
“Una volta realizzato il progetto bisogna poi tenere conto di
un altro aspetto molto importante, cioè la necessità della ma-
nutenzione e della verifica costante delle prestazioni dell’im-
pianto di illuminazione di emergenza, in quanto nel tempo le
prestazioni dei sistemi decadono, per varie ragioni che pos-
sono essere relative allo sporco accumulato sui dispositivi così
come alle prestazioni della batteria”.
Su questo fronte, la norma in vigore è la
UNI CEI 11222:2013
”Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione di sicurezza
degli edifici - Procedure per la verifica e la manutenzione perio-
dica”
che specifica le procedure da seguire per effettuare le ve-
rifiche e la manutenzione periodica degli impianti di
L’illuminazione di emergenza
di Paolo Morati
© Matthias Buehner - fotolia.com
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