All’evento Reply Xchange 2017 si è parlato degli sviluppi in corso, della collaborazione
con l’uomo e delle applicazioni già disponibili.
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luglio-agosto 2017
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ilm come Matrix o Terminator hanno storicamen-
te messo l’accento sui pericoli futuri derivanti
dallo sviluppo di macchine sempre più intelligenti.
Mentre saghe come Star Wars o Star Trek ci o ro-
no l’idea di come i robot potranno in futuro esserci
invece di ausilio in vari campi. Mettendo da parte
la fantascienza e calandoci nella realtà odierna, gli
sviluppi a cui oggi stiamo assistendo in termini di
intelligenza artificiale (AI) appaiono nella sostanza
come qualcosa di ancora molto innocuo e, al con-
trario, capace di aprire vaste finestre di opportunità
per aziende e utenti finali.
In occasione dell’evento Reply Xchange 2017 tenutosi
in Università Bocconi a Milano e organizzato da Re-
ply,
Daniela Rus
, professor of electrical engineering
and computer science and director of the computer
science and artificial intelligence laboratory (Csail)
del MIT (Massachussets Institute of Technology), ha
da questo punto di vista illustrato come l’AI sia già
LE OPPORTUNITÀ
DELL’INTELLIGENZA
ARTIFICIALE
Paolo Morati
molto presente nel nostro quotidiano, abilitata an-
che da una produzione di dati sempre più massiccia
derivante dalla di usione dell’Internet of Things, e
sviluppi tecnologici come ad esempio quello della
self-driving car nel settore automotive.
“Viviamo in un’epoca in cui l’appetito tecnologico è
cresciuto. Il telefono fisso ci ha messo circa 50 anni
a raggiungere il 90% della popolazione mondiale,
quello cellulare 10 anni, mentre lo smartphone 5
anni... il tutto mentre viviamo grandi cambiamenti,
con settori rivoluzionati da aziende come Airbnb
e Uber, e un futuro prossimo in cui attraverso la
stampa 3D chiunque potrà progettarsi e stamparsi
un prodotto. Ecco che per avvantaggiarci di tutto
quello che sta accadendo attorno a noi dobbiamo
tenere conto di tre fenomeni: robotica, intelligen-
za artificiale e machine learning”, ha spiegato Rus,
evidenziando come si tratti di un mondo che pro-
mette di operare in modo autonomo su più stati
(fermo e in movimento) e di cambiare il modo di
lavorare: “Le macchine oggi sono in grado di elabo-
rare una marea di informazioni. Osserviamo quanto
sta accadendo in campo medico. Il tasso di errore
nella diagnosi di un tumore condotta da un uomo
è 3,5%. Quello dell’intelligenza artificiale del 7,5%.
Se però mettiamo uomo e macchina in collabora-
zione, scende allo 0,5%. Questo ci insegna che le
macchine dovrebbero lavorare insieme a noi”.
Un altro aspetto importante è quello del Natural
Language Processing, con le macchine in grado
di leggere intere raccolte di testi estraendo infor-
mazioni critiche da volumi enormi, ad esempio in
giurisprudenza. E poi le Deep neural nets, già ap-
NUOVE FRONTIERE
Daniela Rus sul palco del Reply Xchange 2017