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luglio-agosto 2017
REPORTAGE FUJITSU WORLD TOUR 2017
per esempio, dove la vigilanza notturna viene fatta
da poche persone, questa soluzione è ideale per
mettere in sicurezza persone e impianti”.
La co-creation con Intel
Uno dei partner tecnologici storici e più attivi per
Fujitsu è sicuramente Intel con la quale ha imple-
mentato diverse esperienze di co-creation. Sirlet-
ti ha quindi invitato
Maurizio Riva
, da meno di un
anno country manager di Intel Italia, a illustrare a
tutti i partecipanti al Fujitsu World Tour 2017 la
visione dell’azienda sull’innovazione. “Disruption
significa cambiamento dei modelli consolidati che
sono radicati all’interno delle imprese e dei model-
li di business che queste hanno nei confronti del
mercato. In questo scenario l’Italia può giocare un
ruolo importante e non dobbiamo partire dal pre-
supposto che siamo marginali. Il Digital Tax Index
2017 elaborato dall’Università di Mannheim dice che
il ritorno sull’investimento in capitale per quanto ri-
guarda le start up italiane è secondo solo a quello
delle nuove imprese svedesi; in questa classifica,
che pochi conoscono, le start up tedesche sono al
25° posto. Sappiamo tutti che abbiamo tanti pro-
blemi di tasse, burocrazie e quant’altro, ma quando
si parla di innovazione e di start up questi dati in-
dicano delle importanti opportunità che non dob-
biamo trascurare”.
Per Intel data center e cloud sono i due elementi
fondanti del nuovo scenario digitale e questo pre-
valentemente per il fatto che, come tutti conoscia-
mo da tempo, i dati sono in continuo aumento: “Gli
esempi non mancano. Nel mondo oggi sono attivi
due miliardi di device mobili con una media di 30
app attive. Già questo significa che solo gli accessi
quotidiani via smartphone o tablet sono più di un
trillione. Le telecamere digitali oggi memorizzano
40 MB per secondo, sono già molto presenti, ma
nel prossimo futuro la loro presenza è destinata ad
aumentare considerevolmente. Non solo, a queste
saranno collegate software di intelligenza artificia-
le che potranno fare rapidamente il riconoscimen-
to facciale delle persone, magari direttamente sul
device. Le ‘autonoumus car’, un’innovazione che
sta andando avanti e di cui tra qualche anno ve-
dremo i frutti. Oggi si calcola che ogni nuova auto
di questo tipo arriverà a generare 4 TB di dati al
giorno… Significa che dobbiamo far evolvere com-
pletamente la connettività, e in questo contesto il
5G è un’opportunità”.
Gli investimenti di Intel vanno in molteplici dire-
zioni, da Mobileye, che la società ha annunciato
l’intenzione di acquisire proprio per operare con
più specializzazione nell’ambito dell’autonomous
driving, a quella già diventata operativa di Altera:
“Alla base delle innovazioni che stanno cambian-
do il mondo ci deve sempre essere una forte ca-
pacità di innovazione sul fronte dello storage. Con
Altera abbiamo perfezionato la tecnologia Field-
Programmable Gate Array (Fpga), dispositivi che
permettono di creare Asic via software”.
Tante le opportunità aperte dallo scenario digitale:
“Le infrastrutture, i data center devono cambiare
per aiutare l’ecosistema a migrare verso le nuove
tecnologie. Intel e Fujitsu possono fare al meglio
la loro parte nell’aiutare i clienti in questo cam-
biamento. Una trasformazione che si deve aprire
all’internet of things, all’intelligenza artificiale che
scere la relazione del suo business verso le medie e le grandi aziende e Fujitsu si impegna a ridurre al minimo la dicotomia tra
vendite dirette e indirette. Il canale sarà sempre più protagonista, ma noi eserciteremo un ‘direct touch’ nella gestione delle
problematiche, delle trattative e dello studio delle soluzioni da mettere in campo, anche per l’esperienza di valore che una mul-
tinazionale come Fujitsu può mettere in campo”.
Sul fronte dei servizi di sicurezza, il progetto della filiale italiana a breve è la commercializzazione di nuovi managed services
erogati dal SOC Fujitsu in Gran Bretagna anche sul mercato italiano. Così intende procedere
Bruno Sirletti
, presidente e ammi-
nistratore delegato di Fujitsu Italia: “I servizi di security continueranno a essere seguiti da remoto, mentre in Italia daremo vita
a un gruppo di specialisti per le attività di prevendita e il delivery. Contiamo di attivare l’oerta per fine anno”.
Anche sul fronte cloud Fujitsu oggi punta a orire ai clienti la possibilità di operare con una solida strategia di alleanze: “Insie-
me alla nostra oerta di cloud service basata sui data center di classe K5, ci proponiamo anche come integratori di altri cloud
- dichiara Sirletti. Abbiamo recentemente presentato la soluzione Fujitsu Cloud Integrator Platform che fornisce un sistema di
monitoraggio multicloud attraverso il quale il cliente può tenere sotto controllo anche gli ambienti Azure, AWS e di altri forni-
tori. I clienti sono già abituati a utilizzare i servizi di più cloud provider e semmai la domanda è oggi relativa alla facilità della
gestione dei contesti multicloud”.
Il tema della realizzazione di un data center Fujitsu in Italia è all’ordine del giorno: “Ma sicuramente non per il 2018, e comunque
questo passo dipende molto da come evolverà la domanda cloud nel nostro Paese”.