Office Automation Maggio 2012 - page 81

maggio 2012
office automation
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Vincere le sfide del futuro
L’eccellenza analitica ha bisogno, innanzitutto, di
nuove architetture. Per questo vengono sviluppati al-
goritmi predittivi sempre più robusti: a volte si tratta
di algoritmi di elaborazione in parallelo, che consen-
tono di suddividere i carichi di lavoro – automatica-
mente – su molteplici server. Un’altra tecnologia che
sta registrando una forte accelerazione, di grande
aiuto per le applicazioni di BI, è l’ ‘in memory com-
puting’, che permette di analizzare i dati in tempo reale
grazie alla gestione degli stessi nella memoria centrale
anziché nella memoria di massa. Anche le tecnologie
di virtualizzazione possono essere di grande aiuto per
le applicazioni di BI, perché consentono di costruire
una vista standard e condivisa dei dati indipendente-
mente dal luogo in cui questi vengono archiviati. La
virtualizzazione, inoltre, consente di collocare anche
le applicazioni di BI nel cloud, rendendole disponibili
solo quando servono, dove servono.
Qualunque sia l’approccio scelto, i veri protagonisti
delle soluzioni di BI, e, per estensione, di CPM (cor-
porate performance management), restano sempre i
dati. Per questo soluzioni di BI realmente efficienti de-
vono essere in grado di gestire in maniera adeguata una
mole crescente di dati strutturati e non (la maggior parte
delle informazioni che servono a una corretta gestione
aziendale, ormai, derivano da dati non strutturati) - i co-
siddetti Big Data - che si misurano ormai in termini di
petabyte o addirittura exabyte. Transazioni commer-
ciali, finanziarie e amministrative, rapporti, e-mail, file
multimediali, social network, forum, blog, e-mail: nulla
deve essere tralasciato, se si vuole valutare corretta-
mente la reputazione di una azienda e/o il successo di
un nuovo prodotto, e intervenire tempestivamente,
quasi in tempo reale, per cogliere le opportunità sem-
pre diverse che offre il mercato. Senza dimenticare, poi,
che la diffusione di smartphone e tablet impone di abi-
litare anche questi strumenti all’utilizzo di applicazioni
di BI. Non a caso l’utilizzo di dashboard e report ven-
gono ormai resi disponibili anche sui più diffusi device
mobili, contribuendo in tal modo a favorire un modello
self-service di BI, dove viene data anche agli utenti mo-
bili la possibilità di creare analisi personalizzate al fine
di ottimizzare i processi decisionali.
Non sottovalutare le criticità
Naturalmente, nel momento in cui si decide di im-
plementare una soluzione di BI di nuova genera-
zione, non bisogna sottovalutare le criticità che que-
sta scelta può comportare.
I fattori che determinano il successo o l’insuccesso
di una nuova soluzione di BI, più che di natura tec-
nologica, sono spesso di ordine organizzativo e
culturale. A livello organizzativo, la decisione di
adottare una soluzione evoluta di BI deve coinvol-
gere tutta la struttura, dai livelli più alti a quelli
operativi: solo così si possono innescare quei pro-
cessi collaborativi virtuosi che portano a una reale
condivisione delle informazioni in vista di un suc-
cesso comune. Dal punto di vista culturale, d’altra
parte, continuano a esistere forti sacche di resi-
stenza nei confronti di qualsiasi tipo di novità, nel
timore che, anziché semplificare e velocizzare il la-
voro, qualsiasi innovazione introduca solo nuove
complessità. Bisogna vincere, con i fatti, queste
remore.
Naturalmente, anche a livello tecnico bisogna pren-
dere determinati accorgimenti. Il più importante ri-
guarda la sicurezza e la compliance, perché è evi-
dente che ciascuno può e deve accedere solo ed
esclusivamente ai dati di propria pertinenza, perché
è ormai assodato che una organizzazione corre gli
stessi rischi – se non di più – a fronte di una fuoriu-
scita non autorizzata di dati sensibili (accidentale o
dolosa) che non per colpa di attacchi provenienti dal-
l’esterno.
Conclusioni
Per implementare soluzioni di BI di nuova genera-
zione efficaci ed efficienti, in grado di dare i risultati
attesi, bisogna quindi effettuare innanzitutto una at-
tenta analisi dei processi aziendali e dei dati che da
essi scaturiscono, al fine di disegnare una architettura
coerente, in grado di garantire livelli di accesso e si-
curezza adeguati in ogni circostanza.
La scelta del partner tecnologico dovrà partire pro-
prio da qui, perché solo in questo modo ciascun ope-
ratore potrà disegnare una soluzione che – in base
alla sua esperienza e al suo know how – sia in grado
di rispondere alle reali esigenze di ogni singola realtà,
senza rincorrere inutilmente le mode del momento
ma, nel contempo, modernizzando strumenti utiliz-
zati ancora, troppo spesso, solo per effettuare report
e analisi di scarso rilievo.
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