marzo-aprile 2017
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FILO DIRETTO
Alla fine dell’anno scorso, Gartner stimava che il 25%
delle grandi organizzazioni globali avesse già assunto
un Cdo (chief data officer). Entro il 2019 prevediamo
che la percentuale raggiungerà quota 90%. Questo
rapido sviluppo rappresenta solo la punta di un ice-
berg, perché porta alla luce un cambiamento in realtà
molto più profondo e che si sta verificando ormai in
quasi tutte le organizzazioni. I professionisti dei dati e
delle analisi stanno ampliando la loro capacità di com-
prensione, collaborando più strettamente per riuscire a
realizzare i vantaggi offerti dall’uso congiunto di dati e
analisi, e cogliere le opportunità di trasformazione del
business, mitigandone i rischi. Come conseguenza,
anche il portafoglio degli eventi organizzati da Gartner
è stato cambiato con l’intento di sottolineare proprio
l’importanza di lavorare in modo trasversale tra le varie
discipline. I nuovi Data & Analytics Summit hanno, per
esempio, combinato due eventi precedenti – i Busi-
ness Intelligence & Analytics Summit e l’Enterprise In-
formation & Master Data Management Summit – in un
unico appuntamento.
Queste le ragioni del cambiamento:
Perché combinare due eventi che coprivano am-
biti diversi?
La decisione di passare a un unico evento riflette la
convergenza di ruoli e interessi nell’area dei dati e delle
analisi. Sempre più spesso le organizzazioni stanno
creando un solo team di specialisti di dati e analisi,
assegnando loro un nuovo ruolo di leadership, come
dimostra l’incremento nel numero di Cdo. Così come
i silos sono stati ormai abbandonati e i professioni-
sti delle singole aree lavorano in team interfunzionali,
anche da parte nostra era necessario offrire una co-
pertura completa dei temi legati ai dati e alla loro analisi.
Quali sono le tendenze di fondo che guidano que-
sto cambiamento?
Il cammino verso il business digitale spinge, in so-
stanza, a raccogliere, gestire e sfruttare al meglio i dati,
realizzando analisi in grado di offrire approfondimenti a
maggior valore.
Entro il 2018 Gartner prevede che oltre la metà delle
grandi organizzazioni competerà sul mercato, usando
analisi avanzate e algoritmi proprietari, modificando in-
teri settori d’industria. Questo sarà possibile grazie alla
moltiplicazione di dispositivi, ‘oggetti’ collegati, con-
nettività e potenza di calcolo, fattori che, tutti insieme,
offrono la possibilità di raccogliere i dati, analizzarli e
trarne un beneficio economico.
Quali sono i temi chiave che verranno esplorati?
Per i summit del 2017 abbiamo scelto il tema ‘Essere
leader nell’era delle possibilità infinite’, perché questa
è la natura dell’attuale contesto economico e tecnolo-
gico: informazioni senza limiti; connessioni illimitate tra
le imprese, le persone e le cose; e capacità tecnolo-
giche pervasive.
Chief Data Officer
Quale cambiamento porta alla luce l’ascesa dei Chief Data Officer all’interno delle imprese?
Ted Friedman,
Research Vice
President e
Distinguished Analyst
di Gartner
Fitness tracker hanno raggiunto una prima fase
mainstream
L’indagine ha anche rivelato che gli Stati Uniti sono
primi nell’uso di fitness tracker con il 23% degli intervi-
stati, mentre il Regno Unito è fermo al 15% e l’Australia
al 19%. Il loro utilizzo è comunque aumentato rispetto
al sondaggio sui consumatori condotto da Gartner nel
2015, anno in cui il 17% degli intervistati statunitensi
e il 10% del Regno Unito usavano fitness tracker. La
maggior parte delle persone con un fitness tracker
lo indossa ogni giorno. Quelli che non lo fanno, lo in-
dossano nel 26% dei casi molte volte ogni settimana.
Secondo il 29% dei rispondenti, i fitness tracker sono
dispositivi poco attraenti e per questo non li indosse-
rebbero. Il loro design non è, infatti, né di moda né
gradevole. In genere, i case e i braccialetti dei fitness
tracker progettati da marchi di moda sono venduti
come upgrade più costosi, il che può rappresentare
un ostacolo all’acquisto. I giovani con un età inferiore
ai 45 anni tendono, poi, a pensare che in realtà uno
smartphone sia in grado di fare tutto ciò di cui hanno
bisogno, mentre le persone dai 45 anni in su non inten-
dono acquistare un fitness tracker perché sono troppo
costosi in considerazione del valore offerto. Da adesso
alla metà del 2017 un numero maggiore di fitness
tracker sarà venduto per sostituire i dispositivi già in uso
e non rappresenteranno un primo acquisto. Per i for-
nitori è infine importante riuscire a portare sul mercato
fitness tracker a basso costo per soddisfare segmenti
di utenza più anziani, in particolare quello delle donne.