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marzo-aprile 2017

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O

ggi gli effetti della trasformazione digitale sono

sotto gli occhi di tutti, influendo sulla vita quoti-

diana delle persone, che si trovano in mano strumenti

costantemente connessi e operativi, così come sui pro-

cessi aziendali di front e back office, che vivono un’au-

tomazione e intelligenza sempre più spinte. Si tratta

di cambiamenti significativi che introducono strumenti

innovativi che, in certe occasioni, stravolgono anche le

regole di interazione e azione più consolidate. “Il vero

tema dei cambiamenti in atto non è però tanto da ricer-

care nella loro origine ma nelle opportunità che essi ge-

nerano, cioè cosa possono concretamente permettere

di fare, ed i rischi connessi alla loro adozione. L’IT oltre

che assumere la veste di fattore abilitante si pone come

elemento di confine e controllo tra un loro uso corretto

o scorretto, in uno scenario dove un asset strategico

come il singolo dato, la singola informazione sta regi-

strando trend di crescita inarrestabili”, spiega Carlo Di

Lello, Amministratore Delegato di Corvallis SpA, società

del Gruppo Corvallis che controlla una quindicina di re-

altà focalizzate su diversi ambiti del mondo ICT.

Un primo esempio che viene fatto proprio quando si

parla di dati è quello degli apparati ‘black box’ intelli-

genti sempre più presenti nei veicoli automobilistici, in

grado di offrire una serie di opportunità non solo per il

costruttore stesso in termini di manutenzione elettronica

diretta e da remoto, ma anche per società esterne che

possono monitorare il comportamento del guidatore e

affinare i servizi a lui erogati. O ancora gli aspetti di do-

motica che permettono di automatizzare e controllare

dispositivi e funzioni presenti nelle abitazioni. “Ecco che

queste tecnologie, espressione emblematica del tema

dell’Internet of Things, con i miliardi di sensori in circo-

lazione previsti per i prossimi anni, offrono degli indubbi

vantaggi. Nel contempo emerge il tema della sicurezza

come un tassello sul quale chi produce sensoristica o

scrive/utilizza i software di raccolta, trasmissione ed ela-

borazione dei dati deve necessariamente focalizzare la

propria attenzione”, prosegue Di Lello.

D

ALLE

PIANTE

ALLE

POLIZZE

Procedendo con ordine, Corvallis sta oggi lavorando su

diversi progetti legati all’uso della sensoristica applicata

a svariati settori applicativi e con forti verticalizzazioni.

Un primo riguarda la realizzazione di un sistema di sor-

veglianza fitosanitaria con l’utilizzo di sensori posizionati

nei siti d’ispezione nel territorio di Puglia e Sicilia per

monitorare lo stato di salute delle piante da remoto,

grazie a un progetto realizzato con il MISE e con Isti-

tuti specializzati su tale ambito di ricerca. Una seconda

iniziativa riguarda invece l’esecuzione da remoto del

monitoraggio strutturale interno di edifici e opere civili in

calcestruzzo, nell’ambito dei progetti Smart Cities Na-

zionali. Sono inoltre in corso iniziative progettuali relative

all’utilizzo dell’IoT in ambito infomobility, turismo 2.0 e

per il monitoraggio dell’inquinamento. E ancora, è in

corso una collaborazione con una importante compa-

gnia assicurativa per l’utilizzo dei dati provenienti dai vei-

coli per far emergere nuove opportunità commerciali e

calibrare, non solamente, i premi delle polizze. “Si tratta

di tre iniziative alle quali abbiamo lavorato partendo da

zero, individuando i processi di dialogo con i centri re-

moti, compiendo un percorso completo che va dal pen-

siero all’esecuzione pratica. In alcuni casi rappresenta

un valore enorme non solo relativamente all’oggetto

che viene tenuto sotto controllo, ma per la generazione

di informazioni preziose da destinare a strategie che

vanno ben oltre l’obbiettivo primario di monitoraggio”,

precisa Di Lello. Il riferimento è ad esempio alle strategie

promozionali che possono essere pianificate e messe

in atto commercialmente incrociando i dati comporta-

mentali, analizzandoli a livello sempre più granulare, fino

a modificare gli stessi modelli di business delle aziende

fornitrici che hanno l’occasione di veicolare, in forma

digitale, pubblicità e offerte mirate basandosi sulla posi-

zione in cui una persona effettivamente si trova, qualora

abbia autorizzato il rilevamento della propria posizione.

Se da un lato si parla dunque di opportunità di sviluppo,

l’altro tema che emerge con forza è quello della sicu-

rezza del dato, che Corvallis copre già commercializ-

zando prodotti di protezione terze parti, ma operando

anche direttamente con società del Gruppo come Julia,

focalizzata sul tema dell’Automatic Software Code

Analysis. “Nata da un gruppo di ricerca dell’Università

di Verona e acquisita da Corvallis nel 2015, Julia forni-

sce una piattaforma unica sul mercato che, disponibile

CERTEZZE DIGITALI

IL

MONDO DELL’OFFERTA

A CURA DI PAOLO MORATI