SPECIALE GDPR
GDPR: L’EQUILIBRIO IDEALE
TRA COMPLIANCE E SICUREZZA
A cura di Luca Maiocchi, Regional Director Italy, Proofpoint.
I professionisti IT e della sicurezza sono
sempre più preoccupati del possibile im-
patto negativo sui programmi di security
di normative di compliance sempre più
rigide, come il prossimo EU General
Data Protection Regulation (EU GDPR).
Ma rispondere alle normative e adottare
best practice in tema di cybersecurity
non devono per forza essere attività che
vanno in contrasto tra loro. Di seguito,
andremo a esplorare le differenze tra
conformità e sicurezza, oltre che a in-
dicare come i team di security possono
sfruttare a loro vantaggio le normative
di compliance.
La compliance non garantisce sicurezza
Solo perché un’azienda è a norma, non
vuol dire che sia per forza anche sicura. Le normative pun-
tano a cambiare il comportamento delle aziende applican-
do regole per la gestione di tipologie specifiche di dati,
transazioni o processi. Per esempio, la normativa Payment
Card Industry Data Security Standards (PCI DSS) punta ad
aiutare le istituzioni finanziarie a
“proteggere i loro sistemi di
pagamento dal furto di dati relativi ai possessori di carte”,
mentre la nuova EU GDPR intende
“proteggere e potenzia-
re la data privacy di tutti i cittadini dell’Unione Europea, e
ridisegnare il modo in cui le organizzazioni nella regione
affrontano la riservatezza dei dati”.
Ogni area di business è differente, e presenta una serie spe-
cifica di rischi e attività di controllo legate alla cybersecurity
che i team interni saranno chiamati ad affrontare. La spinta
migliore per ogni programma di sicurezza, idealmente, do-
vrebbe essere l’implementazione di best practice, framework
e standard di security. Ma il mondo reale è soggetto alla
conformità, e le normative spesso finiscono per passare in
primo piano. Perché? Ecco tre tra i motivi principali:
•
Impatto sul business.
Non essere in grado di rispettare le
normative porta con sé un impatto sul business decisamente
reale, oltre che quantificabile: i regolatori hanno la facoltà di
assegnare multe e sanzioni che possono penalizzare in con-
creto la capacità di operare delle aziende. Inoltre, secondo
il GDPR, le organizzazioni che riscontrano una violazione
di dati personali in ambito UE dovranno renderla nota alla
loro Data Protection Authority. La comunicazione pubblica
di violazioni (e di mancata conformità) può danneggiare
la brand reputation di un’azienda e, in ultima analisi, il suo
fatturato. Si tratta di un costo diretto, ovvero una situazio-
ne del tutto differente rispetto ad altre
minacce di cybersecurity applicate al
business, dove il rischio percepito di un
impatto sul business è basso e l’impatto
potenziale non può essere quantificato.
•
Coinvolgimento del business.
Di fron-
te a sanzioni importanti e alla possibi-
le interruzione delle attività, non è una
sorpresa che il management e i consigli
di amministrazione stiano dando priorità
ai requisiti normativi del GDPR. Il board
comprende i rischi di una mancata con-
formità, e allo stesso modo ha chiaro
cosa debba essere fatto per prevenire
multe potenziali.
•
Budget.
La conformità spinge a definire
le priorità di business e, parallelamente,
porta con sé investimenti sostanziali sui
processi di controllo necessari a fare sì che l’organizzazio-
ne possa essere dichiarata conforme. Dato che l’impatto
potenziale di una mancata conformità è quantificabile, ed
il board di un’azienda è ormai impegnato e consapevole
in tema di normative, diventa molto più probabile che il
business possa allocare risorse su progetti che intendono
risolvere falle normative.
Fare leva sulla compliance per innalzare il livello di sicurezza
I professionisti IT e della sicurezza possono sfruttare le nor-
mative per far crescere la necessità di best practice di
sicurezza: includere i requisiti normativi in un più ampio
scenario dei rischi relativi alla cybersecurity renderà il bu-
siness maggiormente consapevole rispetto agli altri rischi
che potrebbero colpire le attività. Per esempio, i team di
sicurezza possono fare leva sul GDPR per promuovere altre
best practice legate alla data security.
Le normative sono un’opportunità importante per i team IT
e di sicurezza per catturare l’attenzione dei loro board,
incrementare la necessità di buone pratiche di sicurezza
e garantire i budget necessari per definire e implementare
nuove roadmap e strategie di cybersecurity. Insieme alla
compliance, la cybersecurity diventa una priorità assoluta
negli obiettivi che il business si trova ad affrontare.
ADVERTORIAL
www.proofpoint.comLuca Maiocchi, Regional Director Italy,
Proofpoint