SPECIALE GDPR
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dicembre 2017
La maggior parte delle istituzioni interessate sono co-
stituite da Assicurazioni, Associazioni, Banche di credi-
to e finanza, Condomini, Fisco, Giornalismo, Giustizia,
Imprese, Istruzione, Lavoro, Marketing, Ordini e Collegi
professionali, Propaganda elettorale, Pubblica Ammini-
strazione, Pubblica Sicurezza, Sanità e Ricerca Scienti-
fica, Sport, Telecomunicazioni (incluso Internet e social
media), Trasporti, Videosorveglianza.
Dunque, dal 25 maggio 2018 le organizzazioni pubbli-
che e le imprese private con le suddette caratteristiche
avranno l’obbligo di adeguare i propri processi interni
gestionali e nominare obbligatoriamente il proprio DPO.
Il profilo delle conoscenze del DPO
Sebbene l’art. 37 del GDPR non specifica le conoscenze
e le competenze professionali di cui si deve tener con-
to in fase di nomina, e non richiede figure professionali
certificate, proprio le certificazioni in questo ambito
saranno utili alle aziende nel dare evidenza della scelta
effettuata in merito alla figura del DPO che, perciò, deve
possedere un’adeguata conoscenza della normativa, delle
prassi di gestione dei dati personali, oltre a competenze
giuridiche, informatiche, di risk management e di analisi
dei processi. Quindi, un adeguato livello di conoscenza
specialistica, proporzionato alla sensibilità, alla comples-
sità e alla quantità dei dati sottoposti a trattamento.
Si può, dunque, considerare necessaria un’approfondita
conoscenza del GDPR, senza però ignorare l’importan-
te e utile conoscenza del settore di attività in cui ope-
ra l’organizzazione del titolare dei dati, oltre ad avere
un’adeguata conoscenza di base sulle operazioni di ge-
stione dei sistemi informativi, in particolare in merito
alle esigenze di sicurezza informatica e protezione dati.
Quindi, competenze specifiche e diversificate, soprat-
tutto informatiche e giuridiche, poiché non è remoto il
rischio che siano in molti a improvvisarsi qualificati, met-
tendo in grande difficoltà i loro committenti, facendo
così correre loro rischi di immeritate pesanti sanzioni.
AICA, già da tempo, garantisce queste conoscenze me-
diante alcune sue certificazioni trasversali, come ‘e4job’
e ‘Informatica Giuridica’, e quelle verticali come ‘IT Se-
curity’ e ‘Privacy in Sanità’, i cui esami, per i rispettivi
moduli, possono essere sostenuti in modalità online
presso uno dei tanti nodi della fitta rete di Test Center
AICA, circa 3.000, diffusi su tutto il territorio nazionale.
segue da pagina 54
Il gruppo AICA di Cyber Security e Privacy (da sinistra):
Roberto Bellini, Giuseppe Mastronardi (Presidente AICA),
Sergio Ferri e Antonio Piva
Bibliografia
Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione
delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati
personali, nonché alla libera circolazione di tali dati che
abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla
protezione dei dati):
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32016R0679
WP243 - Linee guida sui responsabili della protezione dei
dati (RPD):
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/5930287
Le Certificazioni Informatiche di Aica:
http://www.aicanet.it/certificazioni-informatiche