IL GDPR CHIAMA
LA SEMPLICITÀ
Per garantire la privacy dei dati in azienda bisogna affidarsi a un’architettura
di sicurezza integrata. Il punto di vista di Symantec.
Il regolamento europeo in materia di
Data Protection (GDPR) sarà pienamen-
te operativo nel 2018, dando inizio
a una nuova era per la sicurezza dei
dati. Il fulcro è la privacy percepita
come diritto fondamentale, insieme
a cambiamenti radicali imposti alle
aziende nei processi di gestione dei
dati. Il tutto in uno scenario in cui en-
tro il 2020 la quantità di dati generati
avrà raggiunto i 40 zettabyte (ZB), un
profluvio di informazioni che fa sì che
le aziende stiano già perdendo traccia
dei dati che detengono, non sapendo
inoltre chi li controlla e come trattarli.
Ecco che il GDPR (General Data Protection Regulation)
armonizza leggi e standard in tema di data storage, ma
prevede anche sanzioni onerose e principi rigorosi, con
una portata globale, e una conformità alle leggi che
non è più soggetta alla posizione fisica dei server. Ne
abbiamo parlato con
Stefano Volpi
, Country Manager
di Symantec Italia.
Qual è l’approccio che Symantec propone per affron-
tare il tema GDPR?
Dal nostro punto di vista parliamo di un contesto lega-
to alla privacy dei dati, con la sicurezza che resta di
conseguenza un aspetto centrico. In tal senso, è chiaro
che le aziende per difendere i dati devono organizzar-
si in modo diverso rispetto al passato. Mi riferisco al
superamento di un approccio basato sulla protezione
del network e sul posizionamento di una serie di stack
di difesa uno sopra l’altro. Se oggi si vuole pensare a
una sicurezza realmente completa bisogna al contrario
affidarsi a strumenti in grado di offrire nuove garanzie
che partono quindi dalla classificazione, verifica e pro-
tezione del dato stesso. Ecco che parliamo di un deciso
cambiamento di pensiero, considerato che la compliance
al GDPR non significa, appunto, fermarsi all’installazione
di un firewall e di un sistema di intrusion detection e pre-
vention, bensì di mettere in conto processi di gestione, di
controllo, di protezione elevata e su più ambienti tra loro
interconnessi. Con il primo passo da compiere da parte
nostra di guidare gli investimenti nella
giusta direzione perché le aziende non
sprechino le risorse a disposizione.
Quali sono gli ambiti in cui Syman-
tec interviene e con quali soluzioni?
La nostra proposta riguarda un discor-
so integrato, con soluzioni capaci di
dialogare tra loro e che garantiscono
al cliente la presenza di un unico inter-
locutore su tutto il processo end-to-end.
Di fatto, la nostra piattaforma protegge
non solo il network ma anche pilastri
fondamentali quali gateway, email, e
appunto informazioni e dati. Ecco che
in questo caso proponiamo l’integrated centric security,
che significa dotarsi di un approccio virtuoso generato
da soluzioni di data loss prevention, di tagging, di be-
havioural analysys ed encryption, legate tutte tra loro. Il
fine è di proteggere il dato per tutto il suo intero ciclo di
vita, on premise così come in cloud che in modelli ibridi.
Qual è oggi il vostro interlocutore in azienda quando
andate a parlare di queste tematiche?
Prima di tutto bisogna specificare che si tratta di tematiche
che influiscono in modo diretto sul business dell’azienda
cliente. Ecco allora che l’interlocutore deve essere per
forza di cose anche il top management, così come il CIO
o l’IT manager, e naturalmente il CSO e il CISO laddove
presenti. In questo percorso di confronto, a monte, non
bisogna però dimenticare le società che fanno consu-
lenza e che ci aiutano a declinare le nostre soluzioni
nel modo migliore, costruendo e implementando un pro-
getto di protezione, e a dialogare efficacemente con il
cliente. Questo perché in termini tecnologici garantire la
compliance con il GDPR non vuol dire operare solo una
scelta di prodotti e servizi generici, ma selezionare quelli
che sono effettivamente più adatti alla realtà all’interno
della quale vengono calati.
Qual è quindi a suo giudizio lo scenario attuale in Italia
sul versante GDPR e sicurezza IT in generale?
Percepisco un po’ di timore rispetto al lavoro progettuale
Stefano Volpi, Country Manager
di Symantec Italia
SPECIALE GDPR