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dicembre 2013
SmartCloud e SoftLayer insieme, l’o erta nei servizi cloud è ancora più ricca
Lo scorso luglio IBM ha annunciato il completamento dell’acquisizione di SoftLayer Technologies, la più grande società
al mondo a capitale privato che fornisce infrastrutture di cloud computing. Da qualche settimana questa oerta è stata
lanciata anche in Europa.
SoftLayer si unisce alla nuova divisione di servizi per il cloud di IBM, che combina SoftLayer con IBM SmartCloud in
una piattaforma globale. La nuova divisione fornirà un’ampia scelta di servizi cloud sia ai clienti di IBM sia a quelli di
SoftLayer, oltre che agli ISV e ai partner di canale e di tecnologia.
Con l’acquisizione di SoftLayer IBM permetterà alle imprese di tutto il mondo di accelerare l’integrazione fra cloud pri-
vati e pubblici, rendendo possibile l’acquisto di servizi cloud di livello enterprise su server dedicati o condivisi e oren-
do la possibilità di scegliere dove eettuare il deployment delle loro applicazioni, con le caratteristiche di adabilità,
sicurezza e interoperabilità a livello enterprise tipiche del portafoglio SmartCloud.
SoftLayer si aggiunge alle oltre dodici acquisizioni strategiche realizzate da IBM dal 2007 e destinate ad accelerare le
iniziative di Big Blue nel cloud computing. Il fatturato di IBM nel cloud è cresciuto dell’8% nel 2012 e l’azienda prevede
di raggiungere un fatturato annuo nel cloud di 7 miliardi di dollari entro la fine del 2015. IBM ore più di 100 soluzioni
SaaS per aiutare chi opera nel marketing, procurement, e-commerce, customer service, risorse umane, gestione delle
smart city e altro a prendere decisioni migliori e a servire meglio i propri clienti.
L’azienda eroga i suoi servizi da 10 centri di cloud computing distribuiti sui cinque continenti. Anche dopo questa im-
portante acquisizione che consentirà a IBM di arontare con più ricchezza nella sua oerta la forte competizione che
sta emergendo nell’area del cloud computing, da parte di Amazon Web Services ma non solo, l’azienda conferma il suo
impegno nell’importante fase di definizione di standard aperti per questo settore.
L’opzione Linux only
IBM distribuisce anche una nuova ver-
sione Linux-only di questo mainframe
ovvero con soli processori Integrated
for Linux (IFL) – denominata Enterpri-
se Linux Server (ELS) - per aiutare le
imprese che stanno espandendo rapi-
damente le loro attività.
L’ELS comprende hardware e un hyper-
visor z/VM, con tre anni di manuten-
zione. Il sistema è in grado di eseguire
un portafoglio di più di 3.000 applica-
zioni e le aziende clienti di IBM posso-
no ampliarlo con due nuove soluzioni:
ELS per Analytics e Cloud-Ready per
Linux su System z, che permettono
una veloce implementazione dei si-
stemi nel mondo del business analytics e del cloud
computing.
Ma l’attenzione verso il mondo Linux non finisce
qui. IBM ha infatti arricchito la sua o©erta Power
Systems open source con un nuovo sistema ad alte
prestazioni basato su Linux, il PowerLinux 7R4. Ba-
sato sulla stessa piattaforma utilizzata per il pro-
getto IBM di cognitive computing Watson, il 7R4
supporta il software di database open source di
EnterpriseDB per aiutare le aziende nella gestione
dei Big Data soprattutto nella migrazione da altri
ambienti database. “La configurazione di un’o©er-
ta di sistemi Linux puri, risponde a una chiara ten-
denza che emerge con forza anche dal mercato
italiano – ha raccontato
Andrea Negro
,
IT specialist, Linux & grid computing
presales technical support di IBM Ita-
lia. Clienti che due o tre anni fa hanno
iniziato a configurare Linux solo per
pochi task, oggi invece assegnano a
questo sistema operativo il 100% del
loro ambiente di elaborazione”.
Più facile la gestione
della virtualizzazione
IBM ha inoltre completato l’acquisi-
zione della società israeliana CSL In-
ternational, provider di tecnologia per
la gestione della virtualizzazione negli
ambienti zEnterprise System di IBM.
Questa acquisizione è un investimen-
to strategico per la piattaforma System z perché
ra©orza le capacità di cloud e consolidamento of-
frendo una gestione semplificata dell’ambiente di
virtualizzazione. Il software CSL-Wave consente alle
imprese di monitorare e gestire i propri ambienti
z/VM e Linux on System z utilizzando un’interfac-
cia potente e facile da usare. Il software assicura
la semplicità ‘drag and drop’ per creare, scoprire,
visualizzare e collegare all’istante server virtuali alle
risorse, permettendo di liberare risorse da dedicare
ad altre attività aziendali.
Andrea Negro, IT specialist,
Linux & grid computing presales
technical support di IBM Italia