Office Automation Maggio 2012 - page 10

HP: la rete deve cambiare
curezza dei dati tra server e storage nel data center,
mentre FlexBranch abilita la convergenza di rete per
garantire la semplicità richiesta anche negli uffici
periferici. Tali moduli hanno permesso a molte
aziende, anche in Italia, di iniziare un percorso di
convergenza delle proprie reti, sfruttando da subito
i benefici offerti: open standard,
architettura scalabile, sicura,
flessibile e notevole consistenza
operativa.
Quali sono i settori verticali
che più presidiate in Italia con
la vostra offerta e quali sono i
problemi di business che oggi
vi chiedono di risolvere questi
clienti?
Massimo Palermo
. Storica-
mente la divisione HP Networ-
king ha dato il suo contributo
maggiore nel settore pubblico
dei servizi al cittadino, ossia nella Pubblica Ammini-
strazione, nella sanità e nell’istruzione. Siamo anche
presenti in maniera trasversale in tutto il segmento
delle medie e piccole imprese, che costituiscono il
cuore dell’economia italiana.
L’offerta di networking di HP ha permesso di indi-
rizzare le richieste di tanti altri settori. In generale le
esigenze più comuni che le aziende si trovano a do-
ver gestire riguardano l’affidabilità e la sicurezza
della rete, bisogno a cui HP risponde con la virtua-
lizzazione degli switch. Ma anche, l’ambito data cen-
ter enterprise, dove è fondamentale dotarsi di appa-
rati in grado di supportare le nuove tecnologie
convergenti, come per esempio FCoE e una maggior
larghezza di banda. In questo caso le nuove piatta-
forme HP 40G ready, basate su un nuovo hardware,
riescono a garantire performance per un’ottima con-
vergenza e sviluppo della rete.
Secondo gli analisti di mercato, fenomeni come il
Byod imporranno presto la connettività Gigabit
Ethernet a livello enterprise. Condividete questa
opinione e siete pronti a supportare questo salto di
prestazioni?
Massimo Palermo
. La sempre maggiore diffusione
di dispositivi mobili ha portato all’affermarsi del fe-
nomeno Byod, per motivazioni legate alla disponi-
bilità o alla volontà di utilizzo di dispositivi personali,
determinando un impatto significativo sulle reti che
devono saper rispondere dinamicamente ad aspet-
tative crescenti.
HP dispone già di un ampio portfolio di switch Gi-
gabit Ethernet POE+ e apparati wireless in grado di
fronteggiare il problema della sicurezza relativa al
processo di autenticazione e le problematiche di
connettività alla rete enter-
prise introdotte da questi de-
vice, grazie alla piattaforma
di gestione FlexManagement
IMC - con i moduli UAM e
EAD - oppure attraverso
PCM+ con IDM.
HP ha scelto di supportare
lo standard OpenFlow. Che
benefici porterà questa scel-
ta ai clienti?
Massimo Palermo
. Open-
Flow è uno standard aperto
emergente, che permette alle
reti di rispondere meglio alle esigenze di business.
Grazie a OpenFlow è possibile infatti evitare le com-
plessità di configurazione dei singoli apparati di rete,
centralizzandone il controllo in modo virtuale e sem-
plificando la gestione delle rete per gli amministra-
tori IT.
Il set di istruzioni attraverso il quale avviene il fun-
zionamento è standard, ovvero qualsiasi controller
OpenFlow è in grado di inviare un set comune d’istru-
zioni a qualsiasi switch compatibile, a prescindere
dal brand di entrambi. E’ chiaro che questa sarà una
vera e propria rivoluzione nell’ambito networking.
Avete dei piani di migrazione della vostra base in-
stallata, o di quella dei competitor, verso i nuovi ap-
parati che supportano OpenFlow?
Massimo Palermo
. HP è il primo produttore di net-
working a offrire software OpenFlow a livello com-
merciale. Attualmente, quindi, HP è leader del set-
tore, con molteplici implementazioni in tutto il
mondo e oltre 10 milioni di porte installate compa-
tibili con OpenFlow. HP Networking vanta una va-
sta gamma di apparati che supportano OpenFlow e
a breve estenderemo il supporto a tutti gli altri di-
spositivi del nostro portfolio. Come evidenziato
OpenFlow è uno standard aperto, la migrazione
della base installata è perciò un’opportunità non un
obbligo.
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office automation
maggio 2012
L’approccio Converged
Infrastructure di HP nel disegno
e nella gestione del data center
consente la razionalizzazione
delle risorse e una gestione
semplificata, con conseguente
riduzione dei costi
e dei consumi, con la possibilità
di reindirizzare il budget
e risorse relativi a investimenti
in innovazione
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