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luglio-agosto 2017

Mai come oggi reti veloci, sicure

e affidabili sono indispensabili per

accompagnare le organizzazioni

pubbliche e private nel loro

percorso evolutivo. Prima degli

strumenti, però, vengono le

persone, perché per esprimere

pienamente il proprio valore anche

le tecnologie più innovative hanno

bisogno dell’impegno di chi è

chiamato a gestirle e governarle.

È per questo che

Agostino Santoni

,

amministratore delegato di Cisco

Italia, prima di presentare la nuova

piattaforma software driven messa

a punto dalla società e il nuovo

portfolio di switch Catalyst 9000

in grado di supportarla, ha voluto

ricordare il progetto Digitaliani,

un programma di investimenti

di100 milioni di euro in tre anni

partito nel 2016. “Grazie anche

alla partnership con il Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca (Miur) sono già 45.000 gli

studenti che hanno frequentato

la nostra Cisco Networking

Academy in questo primo anno,

un risultato che ci permetterà di

andare oltre l’obiettivo fissato di

100.000 studenti formati in tre anni.

Intendiamo continuare a investire

in questa direzione, con un focus

particolare su sicurezza, Industria

4.0 e filiera agroalimentare, perché

siamo convinti che il mercato ha

bisogno di competenze ad alto

valore aggiunto, che vanno costruite

dai banchi di scuola. Digitaliani non

si ferma naturalmente alla scuola,

ma guarda anche con grande

attenzione alla collaborazione tra

pubblico e privato e al mondo

delle start up, perché è solo con

l’impegno di tutti che si possono

vincere le sfide del futuro”.

UN NUOVO APPROCCIO

BASATO SUL SOFTWARE

E le complessità che si trovano

oggi ad affrontare le organizzazioni,

qualunque sia la loro dimensione

e il contesto in cui operano, sono

sempre più numerose, come i

recenti fatti di cronaca hanno

evidenziato.

“La stragrande maggioranza del

traffico Internet mondiale viaggia su

reti Cisco - ha proseguito Santoni

- per cui ci sentiamo in dovere di

incrementare costantemente la

loro affidabilità, così come i livelli

prestazionali e la semplicità di

gestione. Per indirizzare al meglio

le numerose sfide che devono

affrontare oggi le reti, come

implementazioni IoT su larga

scala, l’adeguamento a normative

nazionali e internazionali sempre

più stringenti, senza dimenticare un

cybercrime sempre più sofisticato,

abbiamo messo a punto la nuova

Cisco Digital Network Architecture

(DNA), un portfolio di soluzioni

hardware e software che, insieme a

una ampia gamma di servizi ad alto

valore aggiunto, rappresenta una

svolta nella nostra strategia”.

Di fatto Cisco DNA cambia

i blueprint fondamentali del

networking, con hardware

progettato da zero e componenti

software all’avanguardia, passando

da un networking hardware-

centrico a uno software-driven.

La nuova rete software-driven di

Cisco

Il colosso di San Jose presenta una nuova piattaforma e un nuovo portfolio di switch in grado di supportarla

per migliorare l’agilità del business.

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IN PRIMO PIANO

UNICREDIT E INTESA SANPAOLO

SPERIMENTANO LA BLOCKCHAIN

DI SWIFT

Swift ha annunciato che 22 banche globali, tra cui le ita-

liane UniCredit e Intesa Sanpaolo, hanno aderito alla fase

di test per verificare se blockchain possa aiutare le ban-

che a riconciliare i conti ‘nostro’ in tempo reale. La spe-

rimentazione è parte dell’iniziativa GPI (global payment

innovation), il nuovo standard per i

pagamenti cross-border. Queste ban-

che testeranno e valideranno l’utili-

tà dell’applicazione della blockchain,

ancora in via di sviluppo grazie alla

collaborazione tra Swift e un gruppo

di 6 banche che a inizio 2017 ha lan-

ciato le attività di test. Lavorando in modo indipendente,

le 22 banche avranno il ruolo di gruppo di convalida, te-

steranno l’applicazione e valuteranno la performance e la

scalabilità della tecnologia. La fase di test ha l’obiettivo di

aiutare le banche ad affrontare le sfide nel monitoraggio

e nella gestione dei conti internazionali, fondamentali per

permettere i pagamenti cross-border. Oggi le banche non

possono monitorare la posizione dei loro conti in tem-

po reale, non potendo contare sulla

disponibilità di reportistica infragior-

naliera. La fase di test parte quindi

dal bisogno delle banche di disporre

di informazioni sulla loro liquidità in

tempo reale per gestire al meglio i

fondi durante la giornata operativa.

Agostino Santoni, amministratore delegato

di Cisco Italia

© Javier Castro -

fotolia.com