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Ottobre è il mese europeo della

sicurezza informatica, che ogni

anno cade in ottobre, un’iniziativa

promossa dalla Commissione

Europea e dall’agenzia europea

Enisa (European Network and

Information Security Agency)

che ha lo scopo di sensibilizzare

l’opinione pubblica su questo

tema e promuovere la diffusione

di best practice in grado di

aiutare cittadini e organizzazioni

a proteggersi da un cyber crime

sempre più pericoloso. Per questo

CA Technologies ha scelto proprio

ottobre per presentare i risultati

di una nuova ricerca - intitolata

proprio ‘The security imperative:

driving business growth in the

app economy’ - commissionata

alla società di ricerca Coleman

Parkers, che ha interpellato 1.770

responsabili aziendali dell’area Emea,

Italia inclusa. Il primo dato che salta

all’occhio è abbastanza confortante:

il 45% delle aziende italiane, infatti,

ha dichiarato di aver registrato una

diminuzione delle violazioni negli

ultimi 12 mesi, a fronte di una media

europea del 19%.

UNA QUESTIONE DI METODO

L’indagine ha inoltre rivelato che il

67% delle organizzazioni italiane si

avvale di un approccio predittivo

e/o proattivo per contrastare le

violazioni. In particolare, l’88% degli

intervistati ritiene che la sicurezza

incentrata sull’identità sia cruciale

per il business aziendale, a patto

però (85%) di non interferire

negativamente sull’esperienza

degli utenti. “Questi dati - ha

commentato

Fabrizio Tittarelli

,

CTO Italia di CA Technologies

- dimostrano come la sicurezza

incentrata sull’identità sia una vera

e propria killer application per la

trasformazione digitale delle aziende

italiane, quanto meno per quelle

che hanno aderito alla ricerca”.

Una strategia di sicurezza incentrata

sull’identità digitale consente

di evitare che le procedure di

protezione alterino l’ìnterazione tra

azienda e utenti. Questo approccio

richiede l’implementazione di

controlli adattivi per la gestione

delle identità e degli accessi e

l’adozione di controlli proattivi

e predittivi per la prevenzione e

l’individuazione delle violazioni dei

dati. In base allo studio, il 24% delle

organizzazioni italiane intervistate

avrebbe già messo in atto sistemi

di controllo di tipo adattivo, il 15%

dichiara di aver adottato strumenti

e processi di tipo predittivo e il

52% riferisce di utilizzare strumenti

proattivi, che analizzano in

profondità gli eventi e reagiscono in

tempi molto rapidi. Molto quindi si

è cominciato a fare, ma la strada è

ancora lunga se si vuole che queste

percentuali diventino ancora più

consistenti.

Passi avanti in tema di

Sicurezza ICT

Secondo un recente studio commissionato da CATechnologies il 45% delle aziende italiane ha registrato

una diminuzione delle violazioni dei dati subite negli ultimi 12 mesi. Si tratta della percentuale più alta

rilevata fra tutti i Paesi Emea.

www.ca.com/it

A.C.R.

22

novembre-dicembre 2016

Fabrizio Tittarelli, CTO Italia di CA

Technologies

IN PRIMO PIANO

DATA4 CONTINUA A INVESTIRE

NEL CAMPUS DIGITALE DI CORNAREDO

Per rispondere in maniera concreta alle richieste del mer-

cato italiano e alle necessità dei propri clienti, DATA4

prosegue il suo piano di investimento nel proprio cam-

pus digitale di Cornaredo che ospita data center livello

tier IV. L’intervento più recente, per un

importo superiore ai 12 milioni di euro,

ha interessato un ulteriore rafforzamen-

to dell’infrastruttura a livello di potenza

energetica, grazie all’introduzione di 2

linee in alta tensione interrate, e in ma-

teria di sicurezza attraverso l’installazione

di un dodicesimo gruppo elettrogeno

della potenza di 2 MW. Nello specifico

le due linee in alta tensione da 132 kV, che alimenteranno

due trasformatori alta tensione/media tensione ciascuno

dei quali caratterizzato da una potenza di 50MW, saranno

complementari alle due linee di 15 kV già esistenti che

gestiscono una potenza di 10MW. La presenza di 4 linee

di alimentazione rende il campus tecnologico di DATA4

particolarmente performante conside-

rando che si può disporre complessiva-

mente di una potenza IT di 60 MW. Da

sottolineare poi che ciascun data center

presente nel sito è equipaggiato con 8

trasformatori MT/BT che garantiscono

una ridondanza assoluta poiché ogni cop-

pia di trasformatori può garantire l’ali-

mentazione del 50% dell’edificio.