02/17
I.P.
Da diversi anni il mondo del teatro ha accolto l’inno-
vazione tecnologica aprendo nuove frontiere carat-
terizzate da interattività e multimedialità. E dietro le
quinte? L’ICT può fare la differenza? Ne parliamo con
Gioacchino Giannelli, Responsabile IT del Piccolo
Teatro di Milano. Nel 2011 il Piccolo Teatro di Milano
ha intrapreso con il supporto di Ricoh un percorso
di innovazione dell’infrastruttura IT che di recente ha
conosciuto ulteriori sviluppi per rispondere a nuove
esigenze e supportare meglio il core business.
COMEÈNATO IL PROGETTO?
Il Data Center è una risorsa per noi strategica poiché
ospita applicazioni fondamentali quali gli archivi multi-
mediali del Piccolo e alcuni siti internet, a cui si aggiun-
gono il sistema paghe e contabilità e le soluzioni per la
gestione delle timbrature e l’archiviazione documentale.
La precedente infrastruttura presentava alcune criticità
e non era più in grado di supportare efficacemente la
nostra complessità. Nel 2011, dopo aver valutato diver-
si fornitori, ci siamo affidati a Ricoh che era già nostro
interlocutore per i servizi di printing e gestione docu-
mentale. Grazie alle proprie competenze consulenziali e
sistemistiche, Ricoh ha progettato l’intera infrastruttura
dal punto di vista dell’hardware e del software in un’ot-
tica di virtualizzazione, integrazione e consolidamento.
QUALI SONOSTATI I SUCCESSIVI STEP?
In questi anni l’infrastruttura Ricoh ci ha consentito
di raggiungere l’obiettivo di realizzare un IT “always
on” grazie a sistemi sempre disponibili e altamente
affidabili.
Le nostre esigenze però sono cambiate: da un lato
sono aumentati i volumi di dati da gestire e, dall’altro,
abbiamo installato nuovi applicativi più performanti e
una nuova soluzione di ripristino dei sistemi. Si è quindi
reso necessario adeguare rapidamente le tecnologie e,
anche questa volta, Ricoh ha realizzato un Data Center
di ultima generazione gestendo la migrazione dalla
nuova alla vecchia infrastruttura tecnologica senza che
vi fosse alcun impatto sulle attività.
Oltre a nuovi server (siamo passati da 15 a 25 server
virtuali e da due a tre nodi fisici), abbiamo installato un
nuovo sistema di back-up e una soluzione di storage
convergente che rende tutte le operazioni più veloci e
sicure. Il Data Center è stato progettato lasciando la
strada aperta a future evoluzioni ed ampliamenti nella
salvaguardia degli investimenti già effettuati: stiamo ad
esempio valutando l’installazione di un nuovo gestiona-
le e l’infrastruttura tecnologica sarebbe eventualmente
già pronta all’upgrade.
QUALI CONSIGLI DAREBBEADUN’AZIENDACHESTA
VALUTANDOUNPERCORSODI INNOVAZIONE?
Il mio consiglio è rivolto in particolar modo alle Pmi
che, secondo me, possono trarre grandi vantaggi da
una infrastruttura IT unificata e automatizzata. Capita-
lizzare le risorse IT è importante per queste aziende che
dovrebbero infatti guardare con occhio critico ai Data
Center già esistenti e valutare in che modo trasformarli
grazie ai nuovi paradigmi dell’IT. Un consiglio riguarda
la selezione del fornitore: è importante scegliere partner
che, come Ricoh, siano in grado di ascoltare le proble-
matiche del cliente ed abbiano una visione aperta su
tutto il mercato per garantire un’innovazione che sia “a
portata di Pmi”. Una serie di fattori, tra cui ad esempio
il GDPR (General Data Protection Regulation), rendono
indispensabile agire fin da subito e questa può essere
anche l’occasione per introdurre nuove tecnologie che
rispondano alle necessità di produttività e di crescita di
queste imprese.
NEL 2011 IL PICCOLO TEATRO DI MILANO HA
SVILUPPATO CON IL SUPPORTO DI RICOH UN
PROGETTO DI VIRTUALIZZAZIONE E CONSO-
LIDAMENTO DEL DATA CENTER. DA ALLORA
LE ESIGENZE SONO CAMBIATE E DI RECEN-
TE IL PICCOLO SI È NUOVAMENTE AFFIDATO
A RICOH PER UN NUOVO PERCORSO DI
INNOVAZIONE.
DOCUMENT.ITN. 02/17
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Gioacchino Giannelli, Responsabile IT del Piccolo Teatro di
Milano
PICCOLO TEATRO
DI MILANO