DITORIALE
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Siamo stati abituati in questi anni a prendere con cautela ogni dato e ogni previsione di mercato
proveniente anche dalle fonti più autorevoli. Ciò non toglie che oggi vale la pena condividere il fatto
che il mercato ICT italiano, dalle ultime informazioni disponibili relative al 2016 e al primo trimestre
di quest’anno, si sia instradato su un nuovo percorso di crescita. A confermare questa prospettiva
positiva è stato l’annuncio di fine luglio dei dati del Rapporto Assinform – Il Digitale in Italia 2017 - un
momento di presentazione di molti numeri, ma anche di riflessione sui problemi che rimangono da
superare e sulle criticità che anche una fase di ripresa può generare.
Guardando velocemente ai numeri più importanti, elaborati come sempre da NetConsulting cube,
il dato che emerge è il progressivo raorzamento della crescita del mercato. Se già nel 2015, dopo
anni in cui si continuavano a registrare dati negativi anche consistenti, il settore ICT ha invertito
la rotta tornando a crescere sebbene solo con un +1%, nel 2016 questa tendenza si è raorzata,
registrando un +1,8%, e ancor di più nel primo trimestre del 2017 che ha invece registrato un +2,8%.
Un dato quest’ultimo che porta gli analisti della società di ricerca a considerare che la stima fatta
qualche mese fa di un +2,3% per fine anno sia in realtà piuttosto conservativa, o meglio può essere
rivista al rialzo. Certamente a fine anno, nonostante questo lungo recupero, non saremo ancora del
tutto riusciti a risalire la china rispetto alla situazione del mercato ICT precedente alla crisi del 2008,
ma una crescita che tendenzialmente si raorza trimestre dopo trimestre fa ben sperare.
Da cosa dipende questa ripresa? Il Rapporto Assinform insieme ai dati di mercato fornisce poi anche
una serie di analisi complementari che aiutano a delineare meglio lo scenario di mercato. La CIO
survey 2017 di NetConsulting cube ha messo in evidenza come oggi la propensione delle aziende
italiane a impegnarsi sul fronte del digitale continua a essere in crescita, anche con diversi balzi in
avanti in molte aree significative.
Questa ricerca mette a confronto i ‘cantieri digitali’ prioritari aperti nel 2016 con quelli che le aziende
stanno attivando nel 2017 o intendono mettere in opera nel 2018. La dierenza tra i due dati è
sempre in crescita positiva per la maggioranza delle categorie: mobile (dal 62% al 68%), BI/advance
analytics/big data (dal 37% al 59%), cloud computing (dal 54% al 56%), sicurezza (dal 25% al 54%,
ovvero più del doppio), IoT (dal 25% al 46%, quasi un raddoppio), big data/machine learning/
intelligenza artificiale (dal 6% al 33%). In calo solo le aree collaboration (dal 51% al 40%) e social
(dal 32% al 30%). In crescita significativa i temi nuovi come cognitive computing (dal 3% al 21%) e
blockchain (dal 2% al 10%).
Per un operatore dell’oerta del mercato ICT, questo spaccato dà delle preziose indicazioni perché
mette in evidenza le aree verso cui puntano gli investimenti delle aziende clienti. A livello generale
invece fa emergere come la ripresa dell’ICT in generale nasca proprio dai temi ‘digitali’ più importanti
di questi anni (mobile, cloud, big data...), che si raorzano grazie a una maggiore consapevolezza
da parte delle aziende utenti sul fatto che la sicurezza informatica nel digitale non è più un tema
trascurabile, come purtroppo avviene nell’IT più tradizionale. Più aumenta questa consapevolezza
sul fronte security e più cantieri digitali si aprono e si apriranno in un sempre maggiore numero di
imprese italiane.
La ricerca mette anche in luce che le aziende più impegnate oggi sul fronte digitale sono grandi
realtà, e tra queste le imprese che operano in contesti normativi vincolanti e dove la loro base di
clientela è già oggi molto digitalizzata (banche, TLC, servizi di trasporto...). C’è quindi un gap da
coprire nei confronti di altri settori che sono più indietro (retail, GDO, industria, PA...), così come le
aziende di piccole e medie dimensioni. Siamo davanti quindi al forte rischio che se la propensione al
digitale non si espanderà anche in queste aree nei prossimi mesi il ‘Cantiere Italia’ possa rallentare e
così anche la crescita della spesa ICT che ha iniziato a rivitalizzarsi in questi mesi.
Ma questa è anche una forte opportunità di business sulle quali tutti gli operatori della nostra
comunità dovranno spendersi nei prossimi mesi, guardando alla propria azienda, al mercato e
ai territori in cui opera. Diondere il digitale in lungo e in largo in tutte le imprese del Paese è
la migliore garanzia di crescita futura del mercato ICT in Italia. Il digitale non fermiamolo, ma
facciamolo correre.
Ruggero Vota
ruggero.vota@soiel.itÈ partito il cantiere Italia del digitale.
Facciamolo correre!
luglio-agosto 2017