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07 Aprile 2022 dalle 09:00 alle 18:45
Urban Mobility Conference
Efficiente, multimodale, sostenibile: la transizione all’elettrico e al digitale della nuova mobilità urbana
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Per informazioni: Virginia Gerosa
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La necessaria integrazione tra pianificazione urbanistica e della mobilità
Maurizio Tira, Professore Ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Presidente della Società Italiana degli Urbanisti, Rettore dell'Università degli Studi di Brescia
Cosa si può fare per rigenerare le città? Un approccio indispensabile, ha suggerito Maurizio Tira, è l'integrazione tra urbanistica e mobilità. Due aspetti non sempre, anzi raramente, coordinati tra di loro. La sfida sta quindi nel rendere questi due approcci strutturalmente interdipendenti.
La mobilità e l'assetto urbano sono intrinsecamente legati, come dimostrano la storia delle città e le dinamiche di evoluzione delle aree urbane. La localizzazione degli insediamenti umani è pesantemente influenzata dalla presenza di vie di comunicazione e gli agglomerati urbani diventano a loro volta poli di generazione e attrazione di mobilità. Le esigenze dettate dalla crisi ambientale accentuano questa urgenza. I modi di trasporto collettivi sono l'unica alternativa, insieme - ma su distanze più brevi - ai mezzi non motorizzati. Questi mezzi però necessitano di una dimensione critica minima che è determinata dalla densità urbana nei dintorni delle fermate ed a loro volta disegnano le direzioni di forza dell'evoluzione urbanistica. Non sempre però le politiche per la mobilità e quelle urbanistiche sono coordinate come detto, con l'esito di un cattivo uso delle risorse e pregiudizio a molte possibili scelte innovative e sostenibili. La relazione ha illustrato possibili soluzioni a partire da un generale approccio alla shared mobility, come condizione per un miglioramento della qualità della vita e la riduzione della dipendenza dall’auto.
La situazione emergenziale determinata dalla pandemia da Covid-19 ha messo in atto scenari senza precedenti che richiamano la necessità di un ripensamento immediato dei paradigmi che guidano la vita contemporanea. Le strategie di ripresa post-crisi devono puntare ad un aumento della resilienza, che significa identificare nuove ed evolute soluzioni che facciano sì che il sistema in cui viviamo non solo risponda all’urto subìto, tornando alla sua struttura originaria, ma che anzi ne tragga energia per uscirne più resistente. In particolar modo, nella città della post-pandemia, si dovrà partire da una profonda revisione, da un lato, dei paradigmi della pianificazione e delle politiche per la città e, dall’altro, degli strumenti atti a realizzare questi nuovi paradigmi. Anche le convinzioni neoliberiste, profondamente radicate, andranno mitigate con la consapevolezza delle esternalità negative create dalle nostre azioni: la pandemia ha insegnato infatti l'interdipendenza.
Anche l'interdipendenza tra urbanistica e mobilità potrebbe facilitare il raggiungimento di obiettivi di maggiore equità. Va recuperata - tra le altre cose - la perdita di prossimità, non solo nella piccola scala, ma anche nelle aree urbane maggiori, appunto integrando le linee forti del trasporto pubblico locale, con le scelte di localizzazione dei servizi, delle residenze e delle attività economiche.
La trasformazione del patrimonio edilizio esistente è un'operazione complessa, per l'evidente inerzia del costruito, ma le best practices esistono, come l’esempio di Friburgo.
Anche le Università, come comunità di lavoro e di studio, composte in larga prevalenza da giovani, devono fare la loro parte. L'Università degli Studi di Brescia ha da tempo istituito il Tavolo per la Mobilità, nel quale le rappresentanze delle diverse componenti hanno il compito di esaminare le problematiche relative alla mobilità e all’accessibilità delle strutture universitarie e avanzare proposte di soluzione. Il sostegno economico agli abbonamenti del trasporto pubblico urbano ed extraurbano, le politiche della sosta, l'incentivo all'uso della bicicletta sono esempi di un approccio più globale alla sostenibilità.