STF 2023

8:30 Registrazione dei partecipanti

9:00 Benvenuto e apertura dei lavori
Paolo Morati, Giornalista | Soiel International

9:05 2023-2024: un biennio di novità per le figure professionali della qualità del software
Gualtiero Bazzana, Presidente | ITA-STQB

9:30 OpenText DevOps Cloud Aviator, l'Artificial Intelligence a supporto della qualità
La rapida crescita del generative AI a supporto della pianificazione e dello sviluppo crea la necessità di supportare anche le figure dei Quality Engineer con strumenti adeguati.
In questa sessione sarà presentata la soluzione DevOps Aviator di OpenText. OpenText™ DevOps Aviator è la soluzione definitiva per ottimizzare la distribuzione del software nell'era digitale. Grazie alle sue capacità di AI generativa all'avanguardia e all'LLM di nuova generazione, DevOps Aviator potenzia gli sviluppatori, estende la distribuzione delle applicazioni e consente di ottenere informazioni approfondite sui KPI del flusso di valore digitale. Il risultato? Il software di alta qualità viene consegnato con una velocità e un'efficienza senza precedenti, con un'ottimizzazione dei rischi e la riduzione delle complessità.
Francesco Lionetti, Senior Presales DevOps Cloud | OpenText

9:55 Quality Assurance nell’era dell’interoperabilità e della Delivery Accelerata: l’automazione come chiave per il successo
Nell'era dei sistemi complessi e aperti, l'interoperabilità tra attori diversi è fondamentale. In questo contesto, la Quality Assurance sta affrontando una trasformazione cruciale. La chiave per stare al passo con la velocità del business è l'automazione. Esploreremo come l'applicazione di strumenti evoluti di Test Automation basati su tecnologia Tricentis Tosca abbia permesso di garantire un aumento significativo della produttività e una maggiore collaborazione tra le parti coinvolte nei cicli di gestione degli sviluppi applicativi e nei processi di governance. scoprirete come l'automazione sia la chiave per supportare l'accelerazione della delivery ed il "time to market" richiesto dal mercato oltre che innalzare i livelli di performance.
Rosanna Sassi, QA Sales Director | Fiven
Alessio Carraturo, Test Manager | Fiven
Federica Fiorenza, Alliance Manager | Tricentis

10:20 Un framework di testing a 360° per l'ecosistema digitale di Unicoop Firenze
Durante questo intervento, verrà spiegata in dettaglio la metodologia di testing continuo implementata da Unicoop Firenze e UNGUESS su una vasta gamma di prodotti digitali.
Verranno illustrate le diverse tipologie di test, compresi quelli funzionali, di usabilità e di accessibilità, così come l'uso della testing automation. Sarà anche evidenziato come questa collaborazione iterativa tra UNGUESS, il team di design e il team di sviluppo, allineata agli sprint agili, abbia condotto al rilascio di un prodotto privo di difetti, accessibile e con un'esperienza utente ottimizzata.
Ilaria Dell'Acqua, Senior Customer Success Manager | UNGUESS
Edoardo Vannutelli, QA Leader | UNGUESS
Renato Francesco Miracco, Software Quality Assurance | UNICOOP Firenze

10:45 Coffee break e visita all'area espositiva

11:45 Intelligenza artificiale: la nuova frontiera per la qualità del software
L’IA generativa può essere utilizzata per generare codice sorgente, documentazione, casi di test e per molte altre attività del ciclo di vita del software.
L’ottimizzazione attesa a livello di produttività è assai significativa al punto che si ipotizza una rivoluzione delle modalità di sviluppo e test e delle competenze professionali necessarie.
Ma per usarla in modo sicuro serve anche conoscerne i limiti. 
L’intervento si pone l’obiettivo di illustrare alcuni esempi di utilizzo dell’IA generativa nello sviluppo e test software, identificando i potenziali vantaggi e i rischi sottesi, fino a identificare un possibile nuovo paradigma di sviluppo e test del software.
Gualtiero Bazzana, Presidente | ITA-STQB
Giovambattista Rumi, IT enthusiast manager | Lemei srl

12:10 Automation solution for Accessibility
In breve tempo tutte le applicazioni SW dovranno essere accessibili anche alle persone con disabilità
ALTEN sviluppa una soluzione proprietaria in grado di verificare l'adesione del SW alle raccomandazioni standard (WACAG.2.2) in modo automatizzato, accelerando le attività di verifica e riparazione per soddisfare i requisiti percepibili, operabili, comprensibili e robusti.
Mario Rossetti, Head of ALTEN Technical Direction Testing Practice | ALTEN Italia
Gianmarco Morelli, Technical Development Expert | ALTEN Italia

12:35 Come Credem accelera il proprio SDLC rafforzando al tempo stesso la fedeltà dei clienti
Per quanto riguarda lo sviluppo software, la velocità è spesso considerata essenziale. Le aziende native digitali hanno stabilito nuovi standard in termini di nuove release e time-to-market, a volte a scapito della qualità e della soddisfazione dei clienti. I bug sono ancora più critici in settori come quello bancario o sanitario, dove la sicurezza dei dati è fondamentale.
In che modo le aziende tradizionali riescono a tenere il passo con la concorrenza rafforzando al contempo la propria cultura customer-centric? In questa sessione, Lorenzo Villa di Credem Banca condividerà delle best practice per accelerare i cicli di rilascio del software senza sacrificare la qualità e i KPI da seguire durante il monitoraggio dei propri sforzi.
Lorenzo Villa, Head of Digital Channels and Team Leader, Touchpoints IT | Credem Banca
Nicola Bertuzzi, Major Account Manager Italy | Applause

13:00 Lunch break e visita all'area espositiva

14:30 SESSIONI POMERIDIANE PARALLELE

TRACK 1 - Sala Scala 1 e 2 - Automazione del testing e Performance, obiettivi immancabili per la qualità del software

14:30 I progetti agile/devops complessi, la sfida e l'opportunità per il testing
Le metodologie Agile hanno introdotto delle grandi novità nello sviluppo del software impattando i team e l'intera organizzazione aziendale.
Scaled Agile Framework in particolare ha ridisegnato completamente le organizzazioni aziendali attorno al software. Un aspetto critico e cruciale per le applicazioni Agile e DevOps è rappresentato dal testing che si è trasformato con il cambio dell'organizzazione aziendale. Vengono presentati gli approcci metodologici e alcune esperienze significative di applicazione di metodologie agile e devops con evidenza delle criticità riscontrate e delle opportunità offerte da un'efficente organizzazione che mette il valore e la qualità al centro con le diverse tipologie di testing a supporto.
Carmine Paragano, Senior Director - Practice Leader Enterprise Agility & Program Governance | NTT DATA

14:55 Performance Testing vs Performance Engineering
1)Perché gli aspetti prestazionali sono importanti?
2)Come garantiamo gli obiettivi di performance? Abbiamo bisogno di un piano d'azione -> PT o PE: Ma cosa sono esattamente, cosa otteniamo con essi e in cosa differiscono
3)Cosa ci porta PT - Cos'è PT - Vantaggi, obiettivi
4)Cosa ci porta PE - Cos'è il PE - Vantaggi, obiettivi
5)Riepilogo Confronto PT + PE, differenze tra i due approcci
Casian Steti, Senior QA Engineer | SimplyTest gmbh

15:20 Automazione e Performance per app di qualità in ambito Finance: il caso dei servizi BFM di Step4Business
Personal Financial Manager (PFM) e Business Financial Manager (BFM) sono strumenti offerti via canali digitali (Mobile, tablet e desktop) che sfruttano le tecnologie open banking per costruire con i clienti Retail e Small Business un rapporto coinvolgente e attivo.
Consentono di collegare conti singoli o multipli presso una o più banche. L'adozione di PFM e BFM da parte delle Banche facilita la fidelizzazione dei clienti e la possibilità di attuare strategie di cross-selling. L’approccio alla qualità del software, adottato fin dalla progettazione, è multidisciplinare e prevede test manuali, test automatizzati e cicli di performance testing. Il tutto orchestrato e gestito in modo efficiente dalla piattaforma di test management. Questo approccio “quality by design” si applica sia all’applicazione Mobile “chiavi in mano” che al kit di API attraverso il quale le Banche possono sviluppare o ampliare le funzionalità delle loro app.
Maria Francesca Emiliani, Test Factory Manager | CRIF
Paolo Taccucci, Senior Product Manager | CRIF
Giulio Cardilli, Strategic Project Manager | Step 4 Business

15:45 Continuous QA nel settore Healthcare: Riduzione dei difetti e miglioramento della qualità
La continua evoluzione delle tecnologie nell'ambito healthcare rende fondamentale l'adozione di metodologie di testing e verifica sempre più sofisticate.
In questo contesto, l'adozione della Continuous QA rappresenta un approccio fondamentale per garantire una maggiore qualità del software e dei processi di sviluppo. Questo modello consente di rilevare tempestivamente i difetti e di intervenire rapidamente per risolverli, minimizzando l'impatto sul sistema. L’applicazione della Continuous QA in un ambiente di sviluppo software per il settore healthcare, ha permesso di ottenere una significativa riduzione dei difetti e di conseguenza un aumento della qualità del software prodotto. In questo lavoro presenteremo i risultati della nostra esperienza, evidenziando i vantaggi dell'adozione di Continuous QA nel settore healthcare.
Aurora Bozzardi, Senior Healthcare Consultant e Responsabile QA | Xenia Reply

16:10 Il Testing al servizio del business
Il Testing – come ogni altro tema legato strettamente alla qualità – è visto ancora come argomento a sé stante, separato dal business.
Temi percepiti per iniziati, per addetti ai lavori e, comunque, sempre scissi dal business vero e proprio. L’articolo riporta un’esperienza personale concreta dell’autore (al tempo test manager e responsabile della qualità finale dei prodotti software) in cui il Testing, incluso nella gestione della qualità (assicurazione e controllo qualità), aiuta concretamente il business a risolvere un problema cruciale per l’azienda: “riduzione dei costi di manutenzione di un prodotto software distribuito in tutto il mondo”. I costi di supporto e manutenzione dei prodotti, svolti in garanzia, erodono i margini di profitto e, su larga scala, possono anche annullare ogni beneficio economico. L’uso dei profili di qualità del prodotto, le revisioni tecniche degli artefatti ed i test ai vari livelli permettono di valutare i difetti residui ed i relativi costi di manutenzione e supporto e di spingere sul miglioramento della qualità fino a giungere ad un rapporto qualità/prezzo in sintonia con i margini di profitto attesi.
Ercole Colonese, ICT Management Consultant and Trainer | EduBP

TRACK 2 - Sala Scala 3 e 4 - Nuovi trend, tecniche, approcci metodologici alla qualità del software

14:30 Per un Software Testing con l’utente al centro (per davvero)
È possibile rendere più umana la fase di test di un prodotto o servizio digitale? Assolutamente sì.
Questo talk esplora le strategie e le best practice per implementare un approccio al testing del software autenticamente centrato sull'utente. Saranno presentati casi studio concreti, esempi di successo e metodologie innovative che permettono di ottenere feedback diretti dagli utenti, migliorando così l'usabilità e l'esperienza complessiva del software.
I partecipanti avranno l'opportunità di scoprire come integrare in modo efficace le prospettive degli utenti nel processo di testing, conducendo non solo a prodotti tecnologicamente robusti, ma anche a soluzioni che rispondono in modo tangibile ai bisogni reali delle persone.
Carolina Davico, Senior Digital Consultant & Account | UNGUESS
Fabio Rota, Senior Sales Manager | UNGUESS

14:55 Introdurre il developer testing come pratica di default nelle organizzazioni
Nel libro Accelerate e nei DORA reports, apprendiamo che c'è un abisso che continua ad allargarsi fra le organizzazioni "low performers" e le organizzazioni "elite".
Queste ultime adottano una serie di key capabilities, fra cui fondamentale è la test automation affidata principalmente agli sviluppatori. Cioè la ricerca presentata in Accelerate ci dice che la test automation affidata principalmente al personale di QA di per sé non è correlata all'high performance; per avere quest'ultima, l'automazione deve essere perseguita principalmente dai programmatori. La pratica dello sviluppo software si è rivoluzionata negli ultimi 20 anni, e quelle che apparivano inizialmente come le pratiche estreme di Extreme Programming, oggi sono diventate semplicemente la norma nelle organizzazioni migliori. Se però non abbiamo la fortuna di lavorare in una organizzazione dove queste pratiche sono diffuse, come facciamo ad introdurle? Il relatore ha un'esperienza ormai ventennale nell'introduzione di queste pratiche. Vedremo alcune tattiche che funzionano in pratica.
Matteo Vaccari, Head of Technology | ThoughtWorks Italia

15:45 Gestione della qualità per sistemi intelligenti
La gestione convenzionale della qualità del software non è adatta all'ambito Machine Learning e Intelligenza Artificiale (AI). Come possiamo valutare la qualità di un modello di AI addestrato a riconoscere oggetti o delle immagini generate? Prima di ridefinire la qualità di questi sistemi di elaborazione della conoscenza, dobbiamo capire che cos'è la conoscenza.
Per rispondere a questa domanda, ci affidiamo alla logica matematica, che già mezzo secolo fa indagava sulla natura della conoscenza. Utilizziamo una struttura chiamata modello a grafo, che verrà presentata nel corso della lezione. Crea un contesto per le osservazioni, che possono essere temporali o consequenziali. L'AI può osservare e imparare a riconoscere gli oggetti. Può anche imparare concetti che fanno parte di conoscenza. Ma questo modello a grafo ha una proprietà sorprendente: possiamo combinare qualsiasi quantità di conoscenza con una conoscenza specifica che dice cosa fare. È persino possibile scrivere funzioni con argomenti. Una conoscenza con un parametro variabile risulta in una funzione che può essere applicata a qualsiasi altra conoscenza. È in quest'area che concepiamo i test per l'IA.
Esistono tre caratteristiche distinte dei sistemi intelligenti che utilizzano l'AI che sono testabili: 1. riconoscimento degli oggetti. Si tratta di osservazioni che riconoscono correttamente gli oggetti e i loro attributi e li etichettano con classi di oggetti note. Nell'AI questo viene definito "Grounding". La percentuale di marcature corrette può essere misurata statisticamente come tasso di messa a terra. 2. concetti appresi. Sono concetti che collegano osservazioni e altre conoscenze ad almeno una freccia che rappresenta una relazione temporale o condizionale. I concetti appresi possono essere testati per verificarne l'applicabilità e la correttezza. Sulla base di un set di test situazionali, è possibile valutare il tasso di apprendimento. L'apprendimento può dipendere da grandi insiemi di addestramento. 3. concetti lambda. Questi concetti implementano regole rigide che sovrascrivono altri apprendimenti. I concetti lambda fondono la programmazione algoritmica tradizionale con i tradizionali approcci di apprendimento AI e DL. Sono difficili da trovare e da formulare, ma facili da testare una volta conosciuti. Una valutazione della qualità dei concetti lambda non è diversa da una valutazione del software tradizionale. I concetti lambda devono essere corretti e soddisfare i requisiti, soprattutto in termini di sicurezza e protezione dei dati personali. La gestione della qualità per i sistemi intelligenti deve affrontare tutti e tre i tipi di conoscenza e adottare misure appropriate per garantire le qualità richieste.
Thomas Fehlmann, International Senior Researcher and Consultant for Lean & Agile Product Development according to ISO 16355 | Euro Project Office AG

16:10 Industrializzazione dei Test di accessibilità
L’intervento affronta il testing di accessibilità dei servizi digitali, condividendo l’esperienza di un contesto di una azienda multi-business, complessa e articolata, come Poste Italiane.
Per comprendere l’importanza e le opportunità in questo ambito è necessario inquadrare il contesto, trattandosi di normative di applicazione recente e di sostanziale rilevanza per molte aziende.
L’erogazione di servizi digitali accessibili, rivolti ad una platea di utenti di dimensioni considerevole (nel mondo una persona su 5 ha disabilità), è stata fino ad oggi un distinguo competitivo per le aziende che hanno investito in questo ambito, e un obbligo per le pubbliche amministrazioni. Dal 28 giugno 2022 cambia tutto! Diversi obblighi sono estesi (comunicato Agid) ai soggetti privati che offrono servizi al pubblico, attraverso siti web o applicazioni mobili, con un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a cinquecento milioni di euro.
In particolare i soggetti privati (vedere chiarimento Agid) hanno fin da subito l’obbligo di presentare annualmente (ogni 23 settembre) la Dichiarazione di Accessibilità, seguendo le normative vigenti (legge 4/2004 e direttiva europea 2016/2102 e 2019/882) e le linee guida emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) in termini sia di requisiti tecnici (UNI CEI EN 301549 e WCAG 2.1) sia di modalità di conduzione dei test (tecnica, soggettiva).
In presenza di problemi di accessibilità AgID procederà dapprima invitando questi soggetti a correggerli entro un termine prestabilito (regolamento e determinazione n355/2022), successivamente provvederà ad effettuare nuove verifiche e, se l’inaccessibilità dovesse persistere, procederà con l’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste sino al 5% del fatturato.
Inoltre, i nuovi contratti stipulati dai soggetti privati, successivamente alla pubblicazione delle Linee Guida dovranno essere conformi a queste ultime, ovvero agli obblighi di accessibilità previsti dalla L.4/2004, a pena di nullità. Secondo l' "Accessibility Act" (direttiva UE 2019/882), recepito dal d.lgs. 82/2022, a partire dal 28 giugno 2025 non si potranno immettere sul mercato europeo nuovi prodotti non accessibili, mentre i prodotti esistenti avranno tempo fino al 28 giugno 2030 per essere aggiornati.
Si tratta pertanto di un contesto in forte evoluzione e di elevato impatto sulle organizzazioni aziendali, che presenta diverse sfide da affrontare, tra cui:
• comprendere e interpretare le linee guida e standard vigenti;
• predisporre le dichiarazioni di accessibilità e i servizi di assistenza collegati;
• individuare le competenze necessarie ed eventuali certificazioni (CEN/TR 17884:2022 ‘ICT accessibility competences - guidelines’, Certification | International Association of Accessibility Professionals (accessibilityassociation.org));
• valutare gli strumenti e le soluzioni tecnologiche a supporto;
• attuare le corrette modalità e tipologie di test;
• redigere correttamente i prospetti A1 e A2 previsti dalla normativa;
• comprendere il livello di dettaglio necessario per la copertura dei requisiti e dei servizi esposti;
• gestire i risultati dei test e i log degli scan strumentali, sia per la documentazione richiesta sia per utilizzarli al meglio verso gli interventi correttivi richiesti;
• anticipare le evoluzioni future (standard in revisione: WCAG 2.2 e 3.0, EN 301549 4.1.1, EN 17161:2019, EN 17210).
Vi raccontiamo la nostra esperienza in questa area del testing ora alla ribalta, una esigenza ma anche una incredibile opportunità di migliorare i propri servizi digitali, non solo per gli utenti con disabilità.
Giovanni Pistarini, Test Factory - Cross Support Operation | Poste Italiane

16:35 La Qualità del Software nell’ambito della Carta Nazionale dei Servizi
Con 20+ milioni di carte prodotte, il progetto Carta Nazionale dei Servizi (CNS) ha richiesto da parte del gruppo di R&S della ST Microelectronics di Marcianise, diverse attività di sviluppo e testing per fornire ai cittadini una smart card ed un software a corredo con elevati standard di sicurezza. La CNS, infatti, è la chiave di accesso ed autenticazione personale degli italiani ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni.
Per questo progetto sono stati realizzati e sottoposti a test due prodotti innovativi: la smart card crittografica ‘J-Sign’ ed il middleware ‘SafeDive’, un driver per l’utilizzo della CNS su PC.
Durante la presentazione saranno illustrate le problematiche incontrate, le soluzioni implementate e le lesson learned nell’ambito del test di questo progetto.
I test della carta JSign hanno assicurato la completa copertura dei requisiti funzionali e di sicurezza descritti nelle norme nazionali vigenti (Agid), ma anche quelli richiesti dal processo di certificazione
Common Criteria EAL4+. Tale processo richiede anche che le carte vengano verificate rispetto agli attacchi di sicurezza più recenti.
Il testing del middleware ha richiesto la realizzazione di un framework basato sul Java PKCS#11 Provider ed il toolkit OpenSSL per simulare l’autenticazione ai portali della PA. Un aspetto impegnativo è stato il cross-testing sui diversi Sistemi Operativi che presentano crypto-architetture differenti.
La Smart Card ed il Middleware, prima della messa in produzione, hanno superato il collaudo finale e la certificazione di un laboratorio accreditato SOGEI.
Vincenzo Cuomo, Senior SW Testing and QA Engineer | STMicroelectronics

17.00 Chiusura dei lavori

DURANTE L'EVENTO SARANNO SCATTATE FOTOGRAFIE ED EFFETTUATE VIDEORIPRESE
Con la partecipazione all'evento, il pubblico acconsente all'utilizzo delle immagini da parte di Soiel International e ITA-STQB per attività di comunicazione.