Come l'intelligenza artificiale può diventare un alleato prezioso nelle decisioni strategiche per manager e imprenditori delle piccole e medie imprese: è questo l’argomento centrale dell’intervento di Ferdinando Meo che ha anche ricordato l’impegno di Vedrai a diventare il polo IA italiano tramite acquisizioni e sviluppi interni, perpetuando una strategia peraltro in atto da tempo, come l’acquisizione nello scorso agosto del 60% di Indigo.ai.

Vedrai conta attualmente 150 dipendenti e tre sedi. Un recente aumento di capitale di 40 milioni di euro ha permesso di dotarsi di nuove risorse finanziarie.

“Le vera sfida in questo settore è attirare talenti e mantenerli. Come agire? Con una comunicazione accattivante e benefit aziendali evoluti. La nostra strategia è riassunta in poche parole: essere il navigatore satellitare per le aziende”.

Un caso concreto. World Gasket Ellegi è un’azienda bergamasca che produce una gamma completa di articoli realizzati con elastomeri e materiali termoplastici. Aveva l’esigenza di valutare se fosse più vantaggioso proseguire la produzione nello stabile attuale oppure investire in una nuova struttura produttiva. “A partire dalla situazione aziendale corrente, dice Meo, il nostro programma James ha simulato il diverso impatto delle possibili soluzioni sui principali indicatori economico-finanziari, quali Ebidta e flusso di cassa operativo. Dal confronto tra le varie simulazioni, è emerso che investire in una nuova struttura produttiva fosse l’opzione più idonea dati gli obiettivi di business, e James ha indirizzato l’azienda verso tale scelta”.

Come raccogliere e utilizzare dati sull’andamento dell’azienda? A questa domanda un poll tra i partecipanti ha fornito le seguenti risposte: "Raccogliamo solo dati strutturati da diverse fonti aziendale: 53%", "Riusciamo a raccogliere solo dati non strutturati: 26%", "Non li raccogliamo: 12%", "Abbiamo inserito competenze di data scientist: 9%".