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11 Maggio 2022 dalle 09:30 alle 13:30
Sanità Digitale
La nuova telemedicina: dall’assistenza al malato alla formazione del personale sanitario
FORMULA WEBINAR
Per informazioni: Alessia Pesce
alessia.pesce@soiel.it - 02 30453323
Spostare i dati, non i pazienti
Stefania Mancini, Co-fondatrice e direttrice generale - I-TEL
I-Tel è un’azienda con quattro sedi, Riccione, Roma, Milano e Bari, che da 20 anni realizza piattaforme tecnologiche per la comunicazione multicanale in grado di automatizzare e ottimizzare flussi informativi e comunicativi in ambito Sanità, HR e Accoglienza.
Stefania Mancini si è soffermata sull’importanza dell’innovazione digitale senza la quale non ci può essere una vera trasformazione delle imprese, ma anche della Pubblica Amministrazione, della Sanità e della società stessa. “Per la ripartenza del nostro Paese e per costruire il nostro futuro - ha aggiunto - è necessario lavorare anche sull’empowerment delle donne, valorizzando le capacità e rafforzando le competenze, soprattutto quelle digitali. La telemedicina non è solo un sistema che gestisce le emergenze, ma serve a seguire il paziente nella sua quotidianità”.
Si tratta di un nuovo paradigma per la sanità territoriale a supporto dei pazienti fragili: come le nuove tecnologie possono supportare i percorsi di cura e colmare le necessità di chi ogni giorno ha esigenze speciali. Gli spazi applicativi sono infiniti, soprattutto se si pensa che ora soltanto il 4% dei medici di medicina generale fanno teleassistenza.
Stefania Mancini nel suo speech ha anche toccato il tema delle barriere alla diffusione della telemedicina. Innanzitutto, vi è una resistenza al cambiamento; esiste poi una certa confusione, dovuta anche all'eccessiva offerta di servizi; non meno importante è l’attesa per i fondi del PNRR (catena lunga); lo stesso dicasi per la vera e propria giungla di apparati elettromedicali, dove è importante garantire l'interoperabilità, non ancora al meglio, tra apparati diversi (si pensi alle applicazioni per il diabetico e quelle cardiopatiche). Un accenno infine a Agenas, l’ente pubblico non economico, istituito nel 1993, che supporta il SSN e i Sistemi Sanitari Regionali, per lo sviluppo del sistema salute. Una istituzione da coinvolgere nei programmi di sviluppo della telemedicina.
Mancini ha ovviamente anche ricordato i vantaggi della telemedicina. I principali:
• miglioramento della qualità della vita
• aumento del numero di assistiti
• affermazione della medicina narrativa
• supporto ai caregiver che in Italia sono circa 15 milioni
• diffusione dello smart working (l’infermiera da casa sua può monitorare il paziente)
“Le tecnologie (Web, AI, IoT, ecc.) ci sono, sono affidabili e robuste.”